Non è nemmeno stato un colpo di scena tanto era nell’aria. Alla fine i consiglieri di Uniti e solidali lasciano la sgangherata maggioranza del sindaco Gaudieri. Fuori Francesco Maisto e Antonio Cacciapuoti. La separazione è avvenuta in consiglio comunale. Tante le motivazioni che hanno spinto Maisto a lasciare e durissime le sue critiche nei confronti della maggioranza. “Ad ottobre avevamo optato per un cambiamento, votando la sfiducia all’assessore Raffaele Cacciapuoti, ma da allora non è cambiato assolutamente nulla. L’amministrazione è ferma completamente ed è oramai fallimentare. Faccio autocritica anche io ho contribuito, ma non ho tutte le colpe – dice Maisto – Mi sarei aspettato un cambiamento vero. Ma alla fine in giunta gli uomini non cambieranno, saranno spacchettate le deleghe ed addirittura verrà nominato un consigliere delegato”. Maisto però non nasconde anche la delusione per un accordo elettorale non rispettato.

 

“Dopo 18 mesi avremmo dovuto cambiare il presidente del consiglio. Sarei dovuto essere io. Ma non è accaduto” conclude. Non è accaduto perché il Pd non ne ha voluto sapere di mollare la poltrona, lasciandoci ben saldo sopra Giosuè Di Marino. A Maisto era stata offerta la poltrona di assessore ma alla fine non si è giunti all’accordo, perché comunque a priori per cedere a lui le deleghe qualcuno avrebbe dovuto lasciare ma nessuno ne ha voluto sapere di andare via.  Critico il capo dell’opposizione Francesco Guarino: “E la fine ingloriosa della amministrazione Gaudieri. E’ stato accusato in tutti i modi e non ha nemmeno rilanciato. Una cosa assurda. Hanno preso atto anche loro che sono alla fine. C’è solo da capire quando staccheranno la spina”. Insomma ora Gaudieri ha solo due consiglieri in più. L’ago della bilancia adesso diventa il gruppo di Mastrantuono.

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