Gaspare Davì

Sulla morte dell’operaio Gaspare Davì, 45enne di Trapani, schiacciato da un semirimorchio sabato notte al porto di Napoli, è stata aperta un’inchiesta dalla procura di Napoli. L’ipotesi di reato è di omicidio colposo.

45enne ucciso da semirimorchio nel porto di Napoli: inchiesta per omicidio colposo

Secondo le evidenze emerse dai rilievi della capitaneria di porto, il 45enne è stato schiacciato da un semirimorchio, un mezzo pesante utilizzato nella movimentazione della merce mentre era a bordo, nel garage del traghetto Antares ormeggiato al terminal Grandi navi veloci tra calata porta di Massa e il molo Angioino.

Le videocamere di bordo hanno fornito immagini importanti per la ricostruzione di quei drammatici momenti. Il marittimo era un membro dell’equipaggio della nave prossima alla partenza per Palermo, lavorava con la compagnia di navigazione da diciassette anni. Lascia una moglie e due figli.

Sciopero l’11 aprile

Intanto, la Cgil e la Uil hanno proclamato uno sciopero di 4 ore per l’11 aprile. Il segretario regionale della Cgil Nicola Ricci, spiega: “La situazione in Campania è insostenibile e a poco serve, così com’è, la patente a punti di fresca istituzione”.

Secondo il segretario campano della Uil, Giovanni Sgambati, “la strage va fermata: servono azioni forti e una procura speciale per gli incidenti sul lavoro”. Più controlli e sanzioni accanto a una formazione continua sulla sicurezza chiede il segretario generale della Fit Cisl Antonio Langella.

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