Di pomodoro 100% italiano, purtroppo, avevano ben poco. Le 3500 tonnellate di  conserve di pomodoro della Putti, sequestrate dai carabinieri per la tutela agroalimentare, erano infatti prodotte miscelando “rilevanti percentuali (variabili) di pomodoro concentrato estero”.

Petti nella bufera, pomodoro spacciato per “100% italiano”: maxi sequestro dei carabinieri

Secondo gli inquirenti si tratta della più grande frode alimentare mai scoperta prima in Italia. Il provvedimento è stato eseguito dai militari nell’ambito di un’indagine della procura di Livorno per una presunta frode in commercio in cui risultano indagate sei persone.

Secondo l’accusa gli indagati, agendo in diversi ruoli dell’organigramma aziendale, avrebbero messo in atto la produzione e la commercializzazione fraudolenta di conserve di pomodoro falsamente etichettate come pomodoro italiano al 100% o pomodoro toscano al 100%, destinate alla grande distribuzione.

Per gli investigatori, il prodotto veniva però realizzato utilizzando rilevanti percentuali variabili di pomodoro concentrato extra Ue miscelato a dosati quantitativi di semilavorati di pomodoro italiano.

Il sequestro

I militari hanno sequestrato in totale 4.477 tonnellate di pomodoro, per lo più confezioni di conserve (3.500 tonnellate) etichettate come ‘pomodoro 100%, pronte per la commercializzazione. Il resto (977 tonnellate) prodotto semilavorato e concentrato di pomodoro di provenienza estera (extra-Ue), in fusti e bidoni, nel deposito Italian Food spa del Gruppo Petti nello stabilimento di Venturina (Livorno).
I militari hanno, inoltre, sequestrato anche la documentazione. E anche le schede di produzione dalle quali si evincerebbe l’attribuzione al prodotto di caratteristiche di origine e composizione diverse da quelle reali.
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