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E’ massima allerta in Italia per la variante brasiliana. In Umbria si registrano numerosi casi. Il nuovo ceppo sarebbe responsabile già di un decesso, un ottantenne di Magione.

Umbria, allarme per la variante brasiliana: c’è già un morto

Del virus mutato non si ancora molto. I vaccini dovrebbero essere efficaci anche contro di esso, ma pare ormai accertata la sua maggiore contagiosità e la rapidità con cui veicola l’infezione. Dopo Lombardia e Veneto, adesso è l’Umbria a doverci fare i conti. Sarebbero già due i casi confermati di positivi alla variante sudamericana, entrambi ricoverati in gravi condizioni all’ospedale di Perugia. Confermato anche un decesso. D’altra parte, l’allarme per la possibile diffusione della variante brasiliana di Sars-Cov-2, ora è diventato ufficiale con una nota dell’Istituto superiore di Sanità.

I provvedimenti contro il nuovo ceppo

Molti amministratori in Umbria stanno già correndo ai ripari per contenere la diffusione del nuovo ceppo virale. Tant’è che tra ieri e oggi in 25 comuni è scattato il blocco per le lezioni in presenza in tutte le scuole, dalle elementari alle superiori, come già successo in Cina. Perugia ha fatto da apripista, poi gli altri centri si sono accodati. Di più: addirittura a Foligno, terza città della regione, il sindaco Stefano Zuccarini (Lega) ha anche chiuso gli asili nido. In più di una città (Perugia, Foligno e anche Amelia) sono state istituite vere e proprie zone rosse nelle aree di assembramento, con particolare attenzione a Perugia per bloccare la movida dei ragazzini nei pomeriggi del sabato e della domenica. Nei territori a rischio (31 i comuni “rossi”) coprifuoco anticipato alle 21.

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