regioni arancioni

Anche nel nuovo dpcm del 16 gennaio resta il sistema di classificazione delle Regioni per colori: rosso, arancione e giallo. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha parlato alle Camere questa mattina (Leggi qui le sue parole) delle misure che il governo ha intenzione di inserire nel Dpcm e ha confermato la proroga dello stato di emergenza fino al 30 aprile. 

Ma tra le varie cose, ha anche detto che ci sono 12 regioni a rischio alto in Italia. Ciò che resta certo anche nel prossimo provvedimento è il divieto di spostamento tra Regioni (anche gialle) e il coprifuoco. Per le altre misure qualcosa potrebbe cambiare. Confermato invece l’inserimento della “zona bianca” per le regioni che hanno un indice Rt molto basso.

Regioni a rischio arancione dal 16 gennaio

Stando ai dati attuali, rischiano di andare in arancione Piemonte e Lazio, ma anche Liguria e Marche. Nell’ultimo monitoraggio erano a rischio alto, peraltro con un Rt sopra i pure Puglia, Molise, Umbria, Sardegna. Non è ancora chiaro, invece, il destino di Emilia Romagna e Veneto.

Nelle Regioni arancioni è possibile spostarsi solo all’interno del proprio Comune. Ma c’è una deroga, introdotta durante le vacanze di Natale e confermata anche in questi giorni: a chi vive in un Comune fino a 5mila abitanti, è comunque consentito spostarsi liberamente, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.

Bar, ristoranti e pasticcerie sono chiusi, ma restano consentiti l’asporto e le consegne a domicilio. I negozi, invece, sono aperti regolarmente. Anche qui è confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5, un orario durante il quale ci si può spostarsi solo con apposita autocertificazione. Con il prossimo dpcm dovrebbe però essere vietato l’asporto.

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Rischio zona rossa

E’ a rischio zona rossa invece la Lombardia. Il governatore Attilio Fontana, ad esempio, ha spiegato ieri che la sua Regione si sta “avvicinando” alla zona rossa, perché “l’indice di contagio ha avuto un improvviso innalzamento“.

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