lockdown

Il governo potrebbe attendere fino all’8 novembre prima di prendere nuove decisioni in materia di misure anti-Covid. Al momento l’obiettivo è resistere una settimana ancora per provare a scongiurare il lockdown totale con chiusure mirate di città, intere aree metropolitane, attività dove la situazione è più critica.

Prossimo dpcm

Le ultime misure restrittive sono del 25 ottobre, quindi bisognerebbe aspettare gli effetti almeno per quindici giorni. Questa sarebbe la linea del premier Conte. Il nuovo Dpcm arriverà entro l’8 novembre, a meno che prima non ci sia una nuova impennata della curva epidemiologica.

In questi 7 giorni saranno comunque presi provvedimenti proprio sulla base dei numeri dei nuovi positivi e soprattutto della tenuta delle strutture sanitarie.

Il rischio del lockdown totale

Il governo non vorrebbe arrivare al lockdown generalizzato, sia per la tenuta economica del Paese sia quella sociale, visto le proteste che ci sono già state in varie città d’Italia. La decisione sarà comunque presa a ridosso dell’8 novembre in base all’andamento dei contagi.

Le 5 Regioni a rischio

Al momento ci sono 5 regioni in cui l’indice di trasmissione Rt è andato oltre l’1,5. Si tratta di Lombardia, Campania, Liguria, Lazio e Valle d’Aosta e la provincia autonoma di Bolzano. Ma altre zone sono osservate speciali.

Limiti agli orari dei negozi e centri commerciali

Le misure al vaglio potrebbero essere queste: limitazioni negli orari dei negozi, eventuale chiusura per i centri commerciali, in alcuni casi soltanto nel fine settimana. Nelle zone che già si trovano nello Scenario 4 – il più grave – rispetto alle situazioni di rischio delineate dall’Istituto superiore di sanità potrebbero essere chiuse anche altre attività ritenute “non essenziali”.

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Milano zona rossa

Intanto per Milano e Napoli, i consulenti del ministero della Salute hanno indicato un lockdown per contenere i contagi. La scelta per quanto riguarda Milano sarà fatta lunedì dopo l’incontro del governatore Attilio Fontana con i sindaci della Lombardia. Esclusa la possibilità di mandare in lockdown soltanto Milano, il provvedimento sarebbe allargato all’area metropolitana e ad altre zone dove il numero di contagiati continua ad aumentare. Il presidente della Lombardia insiste con il governo di voler attendere gli effetti delle misure che erano state prese prima del Dpcm del governo.

Didattica a distanza

Intanto oggi il premier Conte ha detto che la didattica in presenza è a rischio: “L’impennata dei contagi rischia di mettere in crisi anche la didattica in presenza a scuola,  ma non è quello il nostro obiettivo, noi vogliamo difendere, speriamo fino alla fine, la didattica in presenza”.

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