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“Qualcuno mi ha scritto chiedendomi se si poteva riprendere la movida. La mia risposta è stata semplice: ma tu sei scemo o sei buono? C’è gente che si è bevuto il cervello”. La risposta a chi in questi giorni ha chiesto al presidente della Campania di riprendere la movida è stata secca e non lascia spazio a dubbi.

De Luca sulla movida in Campania

Il governatore De Luca, ieri nel corso del suo intervento settimanale per fare il punto sul Coronavirus in Campania, ha chiarito che la Regione si avvia ad una graduale riapertura, tanto che da lunedì riprendono le consegne a domicilio per le attività di ristorazione, bar e pasticcerie ma per quanto riguarda la movida è impensabile al momento. Per questo ha chiaramente detto: “Qualcuno mi ha scritto chiedendomi se si poteva riprendere la movida. La mia risposta è stata semplice: ma tu sei scemo o sei buono? C’è gente che si è bevuto il cervello”. La frase è ovviamente subito divenuta virale sui social network. In particolare il suo “Ma sei scemo o sei buono?”.

Commentando poi i numeri di questi ultimi giorni, De Luca ha detto: “Fase 2? Coi numeri che abbiamo possiamo aprire gradualmente e con prudenza. Ma chiariamo: va mantenuto il rigore nei comportamenti, come il distanziamento sociale e l’obbligatorietà della mascherina dal 1 maggio. Non è che torniamo a come eravamo 3 mesi fa”. Il presidente è poi tornato sulla diatriba che si è aperta in queste settimane su Nord-Sud. “C’è stato al Nord qualcuno che ha ritenuto di aprire un dibattito del tutto sgangherato.Siamo entrati pienamente nella fase 2 della discussione politica, siamo nel pieno del chiacchierificio nazionale”.

“Trovo tutto questo assolutamente deprimente. Ho detto semplicemente che, se qualcuno immaginava di dare il ‘rompete le righe’ all’intero Paese, la Campania si sarebbe protetta. Qualcuno ha trasformato questo in un dibattito Nord-Sud: questa è una grande idiozia. La mia – continua – era un’osservazione relativa all’aritmetica dei contagi. Ieri a Milano abbiamo registrato 1073 nuovi contagi, in Campania 44. Quindi, quando qualcuno al Nord dice che dobbiamo convivere con il virus dice una cosa assolutamente condivisibile. Ma puoi convivere con il virus se hai ridotto il contagio a una dimensione marginale e assolutamente controllabile. Ma quando hai 1070 contagi al giorno ogni volta, non devi convivere, devi combattere il virus, altrimenti questo calvario non finisce più”.

Le elezioni regionali

Il presidente, in apertura del suo intervento, ha spiegato che secondo lui, se i numeri dovessero continuare ad essere in calo, sarà possibile andare al voto a fine luglio. “È stata prorogata, ovviamente, c’era una finestra molto ampia da luglio all’autunno, a ottobre-novembre. Ma la data va fissata col ministero della Salute perché bisogna votare in sicurezza. Noi abbiamo valutato che se si vota a fine luglio, cioè tra 3 mesi non avremo grandissimi problemi. Credo che a fine maggio bisognerà prendere una decisione e se come noi speriamo il contagio rientra al 90% , l’ultima settimana di luglio è una settimana utile per votare. Ma se non c’è situazione utile, diventa complicato”.

“A settembre? Il 20 dovrebbero aprire le scuole. Per andare a votare bisogna presentare le liste un mese prima e bisogna raccogliere le firme. Poi bisogna sanificare le scuole, serve una bonifica generale. In autunno temiamo un’altra ondata di Coronavirus, come ci dicono gli epidemiologi. E noi rischiamo di avere anno scolastico aperto, epidemia influenzale, Coronavirus. E in una situazione del genere non possiamo avere Regioni nel guado. Altrimenti rischieremmo di andare al prossimo anno, nel 2021”.

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