stupratori san giorgio a cremano applausi

Pianti a dirotto e persino qualche applauso di incoraggiamento per i tre stupratori di San Giorgio a Cremano. Davanti al commissariato, dopo averli attesi dalle 2 fino alle 8 e 30 del mattino, i genitori vedono uscire i figli – Alessandro Sbrescia, Raffaele Borrelli e Antonio Cozzolino – scortati dai poliziotti, diretti a Poggioreale. Alcuni parenti li acclamano, urlano. Una mamma piange in preda alla disperazione. Un padre addirittura applaude, a mo’ di incoraggiamento.

Ma chi sono i tre presunti stupratori di una 24enne di Portici? A tracciarne un profilo è Il Mattino. I tre si davano spesso appuntamento alla circumvesuviana, per fumare spinelli o per bighellonare nel tempo libero. Alessandro e Raffaele erano quelli inseparabili. A completare il trio Antonio: tutti e tre si sono conosciuti all’istituto tecnico Cristoforo Colombo di Torre del Greco.

Alessandro è figlio di genitori separati. Dopo aver trascorso la propria adolescenza tra Sant’Anastasia e San Giorgio, vive con la madre in piccolo appartamento di via Don Morosini, in pieno centro. «Radio Vicoli» racconta di un ragazzo estroverso ma poco avvezzo dal mondo del lavoro. «Svolgeva mansioni saltuarie in alcuni magazzini – spiega un conoscente di qualche anno più grande – ma non è mai arrivato da nessuna parte al quarto giorno».

Simile la vicenda umana di Raffaele. Particolare e degno di nota invece il caso di Antonio, figlio di una famiglia benestante e residente nella parte alta della città. Gli amici di sempre faticano a credere che proprio lui possa essere rimasto coinvolto in un episodio di tale brutalità.

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