Sabato sera, al calar del sole, decine e decine di candele sono state accese lungo le transenne che ancora delimitano Piazza Gramsci. La mobilitazione rappresenta per tutti i cittadini di Giugliano, molto di più che una semplice manifestazione. I giuglianesi chiedono che siano date loro spiegazioni circa lo stato di incuria del cuore della città. Bottiglie rotte, carte e rifiuti di ogni genere, adesso caratterizzano la Piazza, ormai buia, ancora inagibile dopo più di un anno di lavori.

Il comitato dei residenti del centro storico, si sono, così, riuniti sabato sera, candele alla mano, per ridare luce a quello che una volta rappresentava il cuore pulsante di tutta la città. Dopo i lavori di restyling, non ci sono più notizie circa una possibile riapertura, neppure sulle motivazioni per cui questa resta ancora abbandonata a se stessa. Sembrerebbe che i lavori siano conclusi a giudicare dall’aspetto, intanto, però, tutto e fermo, senza una spiegazione. Stanchi, indignati e amareggiati, i cittadini giuglianesi rivogliono la Piazza Gramsci, desiderano tornare a passeggiare e ad incontrarsi nello storico luogo di Giugliano. Non ne possono più dello stato di incuria in cui versa la propria Piazza, si perché da sempre questa è stata la Piazza della città e che ora è soltanto un luogo buio di cui temere.

 

Intanto dal comune ancora non ci sono notizie, solo voci di corridoio che si susseguono: non sarebbero stati effettuati i collaudi, quindi nessuna inaugurazione, ma sono solo diceria, l’unica certezza è Piazza Gramsci resta interdetta per lavori in corso, buia, sporca e abbandonata.

Una candela in simbolo di rinascita, di vita e di nuova luce.

Subito dopo la singolare fiaccolata, tutte le candele sono state spente e gettate negli appositi contenitori posti fuori l’aria transennata.

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