Melito è una città che ti sorprende. Custodisce dei gioielli incredibili. Uno di questi è l’Enopanetteria “I sapori della tradizione” di corso Europa. L’attività portata avanti da Stefano Pagliuca è famosa per il pane, spettacolare. Quello che però alcuni non sanno, è cosa cela il piano interrato: una delle enoteche più fornite della regione, se non la più fornita in assoluto. Questo tempio degli appassionati del vino è stato costruito da Stefano con un gruppo di clienti – amici.

A Melito grazie all’Enopanetteria sono arrivati i migliori produttori italiani, gente che di solito gira solo negli stellati o per capitali. Questa settimana ha fatto tappa per un evento legato al Barolo ed alle Langhe uno dei produttori più famosi: Gianni Gagliardo.

Il vignaiolo piemontese ha presentato prima i suoi bianchi, una freschissima Favorita, un vitigno fratello del Vermentino, impiantato dalla sua azienda dopo anni di abbandono in zona. Un Arneis con un’ottima beva ed infine un Timorasso davvero interessante. Dopo un passaggio per un Grignolino, dal colore sorprendentemente a metà tra il rosè ed il rosso, si è arrivati al Nebbiolo, di una grande intensità, e poi ai Barolo con i vari Cru dell’azienda. Una escalation di sensazioni al palato che solo il re dei vini italiani sa regalare e che l’azienda Gagliardo, portatata avanti da Gianni e dai tre figli interpreta nel migliore dei modi, unendo storia e territorio, innovazione e tradizione.

Gagliardo ne produce diversi in diverse vigne, ognuno con una sua specificità a dimostrazione di come le Langhe siano un mondo capace di regalare vini unici in ogni sua declinazione. Eccezionale il suo Barolo Lazzarito con sensazioni esaltanti di grafite e fiammifero sbattuto, una persistenza balsamica eccezionale in bocca che esplode in emozioni che solo i grandissimi vini sanno dare. Così come il Castelletto provato in degustazione nella magnum del 2013 con note di prugne e ciliegie mature, sublimi nella loro misurata intensità in contrasto con sentori marini e minerali, in un equilibrio unico e raro. La serata si è chiusa con un vermut sempre di produzione di Gagliardo.

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