Una truffa ai danni di una donna anziana è stata bloccata in tempo dai carabinieri grazie a un intervento rapido avvenuto tra Castiglione dei Pepoli e Vado di Monzuno, nell’Appennino bolognese. Tre le persone finite in manette: due uomini originari del casertano, già noti alle forze dell’ordine, e una giovane minorenne. I tre sono accusati di essersi impossessati di gioielli e di un orologio di valore per un ammontare stimato intorno ai 40.000 euro. I beni rubati sono stati interamente recuperati e riconsegnati alla proprietaria.
Truffa del finto carabiniere ai danni di un’anziana bolognese: arrestati due casertani
Tutto è partito da una telefonata sospetta ricevuta da una coppia del posto. L’uomo al telefono si è finto un carabiniere, sostenendo che la loro nipote fosse coinvolta in un grave incidente e che, per evitarle guai giudiziari, fosse urgente consegnare denaro o oggetti di valore. Insospettito, uno dei due coniugi ha immediatamente contattato la stazione locale dei carabinieri.
I militari si sono subito attivati e, grazie a una pattuglia dell’Aliquota Operativa di Vergato impegnata in attività mirate contro le truffe agli anziani, hanno notato una giovane che si allontanava frettolosamente dall’abitazione dell’anziana e saliva su un’auto con due uomini. Ne è nato un inseguimento lungo la Provinciale 325 R, terminato nei pressi di Persichè, frazione di Vado di Monzuno. Fermato il veicolo, i carabinieri hanno rinvenuto nella borsa della ragazza diversi monili in oro e un orologio di lusso, risultati essere la refurtiva.
I due uomini, rispettivamente di 26 e 28 anni e di nazionalità straniera, sono stati giudicati per direttissima e sottoposti all’obbligo di dimora in un comune del casertano. La minorenne, incensurata, è stata affidata inizialmente al padre, poi trasferita in una struttura protetta come disposto dal Tribunale per i Minorenni di Bologna.