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Traffico di droga a Marano, assolto e scarcerato 35enne di Giugliano

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È stato assolto dall’accusa di associazione finalizzata allo spaccio e scarcerato Marco Sarnataro, classe 1990, originario di Giugliano in Campania. Il giovane era stato arrestato nell’ambito di una maxi operazione antidroga condotta dai carabinieri della Compagnia di Marano, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea.

Traffico di droga a Marano, assolto e scarcerato 35enne di Giugliano

 

Sarnataro si trovava detenuto presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere a seguito della pronuncia della Corte di Cassazione, con la pesante accusa di aver agevolato il clan Orlando di Marano attraverso l’attività di spaccio di stupefacenti, in concorso con altri soggetti, ai sensi dell’articolo 74 del DPR 309/1990.

Il pubblico ministero della DDAaveva richiesto per lui una condanna a 10 anni e 6 mesi di reclusione. Tuttavia, il Tribunale di Napoli ha accolto la tesi difensiva sostenuta dall’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, assolvendo Sarnataro dalla contestazione associativa. Il giudice ha disposto una condanna ridotta a 4 anni di reclusione per un singolo episodio di spaccio, accogliendo anche l’istanza di scarcerazione. Il giovane sconterà ora la pena agli arresti domiciliari nella sua abitazione a Giugliano.

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Il blitz e l’inchiesta

 

L’arresto di Sarnataro risale al 7 agosto, giorno in cui i carabinieri misero a segno un’importante operazione antidroga nella zona di Licola, tra Giugliano e Pozzuoli. L’inchiesta, secondo l’accusa, ha portato allo smantellamento di una vera e propria piazza di spaccio legata al clan Orlando di Marano. L’ordinanza di custodia cautelare aveva coinvolto 19 indagati, accusati a vario titolo di traffico, detenzione, trasporto e vendita di stupefacenti, tra cui cocaina, hashish, marijuana e shaboo, una potente droga sintetica nota anche come “droga dello stupro”.

Secondo gli inquirenti, l’organizzazione aveva la propria base logistica a Marano, ma operava anche nei comuni limitrofi come Qualiano, Varcaturo, Mugnano e Maddaloni, fino alla provincia di Caserta, con una rete strutturata di spacciatori e distributori. Con l’assoluzione di Marco Sarnataro dall’accusa di associazione mafiosa, il suo ruolo nell’organizzazione criminale risulta ridimensionato. La difesa, soddisfatta per l’esito, ha parlato di una “decisione equilibrata e giusta”.

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