Interrogatorio di convalida del fermo per Tommaso Severino, comparso davanti al giudice per le indagini preliminari di Torre Annunziata. Il 28enne ha dichiarato di essere profondamente sconvolto per la morte dell’agente Aniello Scarpati e per il ferimento dell’altro poliziotto, Ciro Cozzolino. “Sono distrutto”, ha dichiarato. L’imprenditore di Portici ha ammesso di essere lui al volante del Suv, pur avendo assunto alcol e sostanze stupefacenti, sostenendo però di aver guidato solo perché, poco prima, chi era alla guida in precedenza aveva avuto un piccolo incidente.
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Respinta invece dall’indagato l’ipotesi dell’inseguimento, ricostruzione riportata da una delle tre giovani minorenni presenti sull’auto al momento dello schianto con la Volante. Secondo Severino non ci sarebbe stata alcuna lite con due ragazzi che sarebbero poi scappati a bordo di uno scooter. Versione che sarà al vaglio della magistratura.
Assistito dall’avvocato penalista Domenico Dello Iacono, Severino deve rispondere delle accuse di omicidio stradale e omissione di soccorso. Il pubblico ministero ha chiesto per lui la custodia cautelare in carcere, mentre la difesa ha avanzato la richiesta dei domiciliari con braccialetto elettronico. La decisione finale è ora nelle mani del gip, che si pronuncerà a breve.
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