Stagione negata. Mare off limits per il secondo anno consecutivo. Restano chiusi i lidi. Tutti, dal primo all’ultimo. Non c’è speranza per la stagione balneare 2014. Gli imprenditori del litorale dovranno tenere chiusi cancelli di tutti gli stabilimenti giuglianesi. Le strutture continuano ad essere sotto sequestro dopo il blitz dei carabinieri di un anno fa circa,che aprì uno squarcio profondissimo lungo la fascia costiera.

 

Le concessioni del Comune secondo la Procura non sono valide. Un difetto formale che avrebbe messo in ginocchio i titolari e i gestori dei lidi. Un difetto che nascerebbe dall’interpretazione di una norma europea. Insomma la concessione rilasciata dal Comune contraddice la legge ed è per questo che da un anno il sindacato e gli imprenditori combattono affinché qualcosa cambi. I ricorsi per adesso non hanno ottenuto nessun buon risultato.

 

Salvatore Trinchillo, leader del sindacato dei balneari commenta amareggiato: “Oramai andiamo verso il fallimento. Non si può restare chiusi per due stagioni consecutive. Il Comune adesso dovrebbe fare la sua parte. Noi la stiamo facendo. Il piano spiagge è un fatto incidentale, potrebbe essere utile, ma il palazzo dovrebbe stimolare una discussione e una interpretazione autentica di quella norma che dicono che abbiamo violato”. I commissari sul tema però non si sbottonano più di tanto. “Ci stiamo lavorando – dice Giuseppe Colucci – Stiamo andando verso una direzione precisa che è quella di permettere agli imprenditori di fare il loro lavoro. Ma non posso dire altro”.

 

Insomma con la stagione estiva alle porte non si sa quale sia il destino dei lidi della città e degli imprenditori. La fascia costiera rappresenta un tessuto economico non indifferente che aveva e che ha ancora il suo “perché” ed una sua validità. Restituire le spiagge ed il mare alla gente potrebbe essere un primo passo per una rinascita di questa città.

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