Napoli – Le due giornate del 2 e 4 dicembre alla Cristal Fitness, nel quartiere Secondigliano, hanno lasciato un’impressione chiara: quando un territorio decide di fare rete contro la violenza di genere, qualcosa si muove davvero. L’iniziativa, pensata come momento gratuito di avvicinamento alla difesa personale femminile, non si è limitata alla pratica tecnica. In quelle ore si è creata un’atmosfera che ha unito energia, ascolto e un desiderio condiviso di sentirsi più sicure, senza sensazionalismi e senza retorica. Bianca Palladino ha guidato il gruppo con un approccio semplice e immediato, puntando sulla gestione delle emozioni, sull’autocontrollo e su quelle risposte istintive che, se allenate, possono fare la differenza. È stato soprattutto un invito a riconoscere il proprio diritto a non sentirsi vulnerabili.
La scelta di regalare queste due lezioni nella settimana dedicata alla sensibilizzazione contro i femminicidi ha reso l’iniziativa ancora più significativa. Non è stato un evento dimostrativo, ma un modo concreto per ricordare che prevenzione significa anche educazione, presenza e vicinanza. Il GSK Ciro Bracciante, insieme alla Cristal Fitness, ha fatto esattamente questo: portare un segnale reale in una città che spesso ha fame di proposte credibili.
Il lavoro di sensibilizzazione non si chiude però con le due date di inizio mese. Il percorso continua con un appuntamento più ampio e carico di valore simbolico, fissato per il 18 dicembre. In quella giornata, la Bracciante Promotion, il Team Bracciante e la Zen Do Kai, in collaborazione con l’associazione Pamela Mastropietro ODV, dedicheranno un’intera iniziativa alla memoria delle vittime di violenza e alla pratica dell’autodifesa. La presenza di Alessandra Verni, madre di Pamela e presidente dell’associazione, aggiunge un tono di responsabilità e profondità che rende impossibile vivere l’evento come una semplice dimostrazione sportiva.
La mattina si terrà a Battipaglia, il pomeriggio a Salerno, con ingresso libero e attività aperte a uomini e donne di tutte le età. È un modo per allargare il discorso, portarlo fuori dalla sola dimensione femminile e trasformarlo in una responsabilità collettiva. Dopo l’esperienza del 2 e 4 dicembre, questo appuntamento sembra il passo naturale successivo: non un punto d’arrivo, ma un tassello in un percorso che prova a incidere, anche lentamente, sui comportamenti e sulla cultura.
Se le prime due lezioni hanno mostrato quanto possa essere potente un piccolo gesto condiviso, la giornata del 18 dicembre ha l’ambizione di amplificarne il messaggio. Chi ha partecipato ai primi incontri lo sa già: la difesa personale non è solo tecnica. È percezione, presenza mentale, rispetto di sé. Portare tutto questo negli spazi pubblici, nelle palestre, nelle scuole, significa ricordare che la lotta contro la violenza non si combatte solo nei tribunali e nelle campagne istituzionali, ma ogni volta che una comunità decide di non rimanere a guardare.
COMUNICATO STAMPA







