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Somigliava a Ciro di Marzio, personaggio di Gomorra. Non solo per l’aspetto fisico (snello, asciutto, scattante). Ma per il dono di sfuggire agli agguati. Domenico Gargiulo, 29 anni, era scampato per tre volte ai killer. Ieri però “l’Immortale” ha dovuto fare i conti col destino: è stato rinvenuto cadavere nel bagagliaio di una Ford in via Zuccarini, a Scampia. La zona è spesso usata come cimitero per auto e motorini rubati.

Il personaggio di Domenico Gargiulo

Classe ’90, Gargiulo era già noto alle forze dell’ordine. Nell’ambiente della mala, era meglio conosciuto come «sicc e penniello» per quella corporatura snella e allungata. Risiedeva in via Limitone di Arzano, nella zona delle Case Celesti. Fino a poco fa era sottoposto all’obbligo di firma. Precedenti per droga, fu arrestato sei anni fa: in quella circostanza fece scalpore la sua uscita di scena. Indossava un orologio da 10mila euro e abiti griffati. Al pubblico di amici e parenti, prima di finire in cella, mandò baci e sorrisi.

L’agguato scampato

Il suo nome però salì alla ribalta delle cronache il 15 ottobre del 2012, quando scampò a un agguato in corso Marianella. In quella circostanza venne ucciso lo studente e operaio Lino Romano, estranei ai fatti. Lino fu scambiato per Gargiulo e crivellato di colpi d’arma da fuoco. Il giovane stava lasciando casa della fidanzata per andare a giocare a calcetto con gli amici quando fu vittima di un fatale errore da parte dei killer. Nove i colpi di pistola che lo stesero a terra. Gargiulo sfuggì al raid per puro caso. Un predestinato. Nel corso degli ultimi anni sarebbe scampato ad altri due appuntamenti con la morte. Nell’ambiente ormai era noto per questo. Una specie di “Immortale” in stile Gomorra.

La fine

Il destino gli ha sorriso fino alla giornata di ieri quando le forze dell’ordine lo hanno ritrovato cadavere nel bagagliaio di una Ford. Il suo corpo era avvolto in un panno inzuppato di sangue. Nonostante il bagagliaio sia crivellato di proiettili, però, sulla salma non ci sono fori. Probabilmente i killer hanno ucciso Gargiulo in altre modalità e poi hanno caricato il corpo nell’auto. A risolvere il giallo sarà, ad ogni modo, l’esame autoptico disposto dalla Procura

La guerra per la droga

Domenico Gargiulo è il secondo morto in due giorni. Dopo l’agguato ai danni di Gennaro Sorrentino, il 51enne ucciso sull’Asse Mediano sabato mattina, è toccato a Domenico Gargiulo. Entrambi appartengono agli ambienti malavitosi dell’area nord di Napoli. La pista privilegiata porta ai clan della zona: gli Scissionisti (Amato-Pagano) e gli Abete-Abbinante di Scampia. Non è escluso che entrambe le vittime avessero deciso di intraprendere attività di spaccio in proprio, all’ombra delle Vele di Scampia. C’è di nuovo aria di faida. I blitz nel rione Traiano hanno fatto spostare di nuovo interessi economici e strategici nei quartieri nord. Gli appetiti dei gruppi criminali e le brame di potere scatenate dalla droga avrebbero armato i killer di Sorrentino e Gargiulo.

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