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Era stato dimesso dall’ospedale Raffaele Coppola, il 40enne di Sant’Antimo stroncato due giorni fa da un infarto nella notte. Come spiega Edizionecaserta, poche ore prima del decesso era stato visitato all’ospedale Moscati di Aversa.

Sant’Antimo, il dolore al petto e la visita in ospedale: Raffaele dimesso poche ore prima del malore

Da giorni avvertiva un dolore al torace. Un senso generale di malessere che l’aveva spinto a recarsi al pronto soccorso del nosocomio normanno per capire cosa stesse succedendo al suo organismo. Quando però Raffaele si è presentato dai medici, non è stata rivelata alcuna anomalia. Sottoposto all’elettrocardiogramma, non è emerso nulla che facesse presagire un imminente infarto.

A quel punto il 40enne non ha voluto effettuare le analisi degli enzimi cardiaci, preferendo rimandare al giorno dopo una visita dal cardiologo. Peccato che quel dolore non andava via. Rientrato nella sua abitazione di Cesa, poche ore dopo, Raffaele si è sentito male nel sonno ed è morto. A ritrovarlo senza vita il fratello. L’arrivo dei soccorritori del 118 si è rivelato inutile. Il suo cuore, evidentemente già compromesso, aveva smesso di battere.

L’esame autoptico

Sulla salma la Procura di Napoli Nord ha disposto l’esame autoptico. Lello, originario di Sant’Antimo e ora residente a Cesa, ha lavorato per anni nei supermercati della catena Md tra Aversa e Teverola. Negli ultimi mesi lavorava presso il supermercato di via Caravaggio a Sant’Antimo. Era conosciuto e benvoluto da tutti per la sua simpatia e la sua cordialità. Decine in questi giorni i messaggi di cordoglio apparsi sui social.

 

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