Salvini Decreto Salva Casa

Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, guidato da Matteo Salvini, ha annunciato l’elaborazione di un pacchetto normativo noto come “Salva-Casa“.

Salvini prepara la norma “salva-casa”, altro condono per le irregolarità

Il pacchetto mira a regolarizzare le piccole difformità o irregolarità strutturali che, secondo uno studio del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, interessano quasi l‘80% del patrimonio immobiliare in Italia.

Le misure proposte si concentrano su difformità di natura formale dovute ad incertezze interpretative della normativa vigente, modifiche minori apportate dai proprietari alle unità immobiliari (come tramezzi e soppalchi), e irregolarità che sarebbero state sanabili al momento della loro realizzazione ma che oggi non lo sono a causa della normativa sulla “doppia conformità”. Il decreto permetterebbe anche il cambio di destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee.

Questo intervento è stato presentato come una misura volta a proteggere i piccoli proprietari immobiliari che aspettano da tempo la regolarizzazione delle loro proprietà, facilitando anche la vendita o la ristrutturazione delle case. Inoltre, si punta a ridurre il carico di lavoro sugli uffici tecnici comunali, spesso oberati da richieste di sanatorie.

La bozza di condono è stata presentata oggi da Salvini a circa 50 tra istituzioni, enti, associazioni, ordini professionali e fondazioni del settore. Arriva in un momento chiave, a soli due mesi dalle elezioni europee, in cui la Lega cerca di recuperare il proprio consenso elettorale. Si tratterebbe del diciannovesimo condono presentato dal governo Meloni in poco più di un anno e mezzo.

Legambiente: “Salvini ci ripensi, l’abusivismo si combatte con abbattimenti”

La proposta ha suscitato diverse critiche. A esprimere le maggiori preoccupazioni Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. Il rischio è che tale iniziativa possa incentivare ulteriormente l’abusivismo edilizio, un problema già grave in Italia, soprattutto al Sud e lungo le coste.

Secondo Ciafani, l’approccio corretto alla lotta contro l’abusivismo dovrebbe concentrarsi sull’accelerazione delle demolizioni degli immobili abusivi e sull’assegnazione di maggiori responsabilità ai prefetti. Legambiente lamenta anche la mancata consultazione da parte del Ministero durante la preparazione del pacchetto normativo, sottolineando l’importanza di coinvolgere le organizzazioni che si occupano da tempo della lotta all’abusivismo edilizio.

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