In Cina la situazione si fa di nuovo grave. Il focolaio scoperto nella capitale Pechino fa temere l’arrivo di una seconda ondata. Sono infatti 106 le persone contagiate fino ad ora e 27 sono state scoperte soltanto nelle ultime 24 ore. Un incremento che non si registrava da mesi nel Paese che si era vantato di aver sconfitto l’epidemia prima e meglio del resto del mondo attraverso misure draconiane.

Cina, torna la paura: si teme nuova ondata per il focolaio di Pechino

A esprimere preoccupazione è il portavoce della municipalità della capitale cinese, Xu Hejian, che definisce la situazione di Pechino “estremamente grave”. La scoperta del nuovo focolaio nel mercato di Xinfadi, il più grande nella capitale, ha fatto balzare la curva epidemica, ormai piatta da due mesi. Si tratta di uno dei mercati più frequentati dell’intero Paese, dove i contatti interpersonali sono all’ordine del giorno.

Con quello di oggi, il totale dei positivi in Cina sale a 83.221 unità mentre il numero dei decessi resta fermo a 4.634. Per affrontare il nuovo focolaio, già da sabato erano scattate le prime misure di contenimento: una volta chiuso il mercato, era scattato il lockdown anche per undici quartieri residenziali della zona. La quarantena è stata poi estesa ieri anche ad altri dieci aree, aumentando così a 21 le zone della capitale cinese – che conta oltre 20 milioni di abitanti – messe in isolamento. Attività sportive ed eventi culturali sono stati nuovamente fermati e sono stati intensificanti i controlli. La Capitale è impegnata “in una lotta contro il tempo” per fermare il contagio.

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