La Corte di Assise di Appello di Napoli – come anticipa Il Mattino – ha confermato la condanna all’ergastolo per Francesco Pio Valda, riconosciuto colpevole dell’omicidio di Francesco Pio Maimone, il giovane ucciso con un colpo di pistola al culmine di una lite nata per un futile motivo: un paio di scarpe sporcate. Una vicenda drammatica che scosse profondamente l’opinione pubblica e che oggi trova ulteriore conferma sul piano giudiziario.
La conferma dell’ergastolo: la decisione dei giudici
Secondo quanto stabilito dalla Corte, Valda resta responsabile dell’omicidio avvenuto durante una discussione degenerata rapidamente in violenza. Uno dei colpi esplosi dalla pistola impugnata dall’imputato risultò fatale per il giovane Maimone, che perse la vita in pochi istanti. La sentenza di secondo grado ribadisce quindi quanto già stabilito in primo grado lo scorso gennaio, riconoscendo la piena responsabilità di Valda e confermando l’ergastolo come pena definitiva.
Dolore e commozione in aula: la reazione dei genitori della vittima
Momenti di forte emozione si sono vissuti nella sala del Tribunale al momento della lettura del dispositivo. Antonio e Tina Maimone, genitori di Francesco Pio, erano presenti in aula e hanno accolto la decisione tra le lacrime. Una sofferenza che li accompagna dal giorno della tragedia e che, seppur non cancellata, trova ora un ulteriore riconoscimento nella conferma della verità giudiziaria.
Le altre condanne confermate in Appello
La Corte di Assise di Appello di Napoli ha confermato anche le condanne inflitte in primo grado a: Pasquale Saiz, Giuseppina Niglio, Alessandra Clemente. Tutte figure che, secondo l’impianto accusatorio e le valutazioni dei giudici, hanno avuto un ruolo nella vicenda o negli sviluppi successivi all’omicidio. Diversa, invece, la posizione di Salvatore Mancini. La Corte ha escluso nei suoi confronti l’aggravante mafiosa, disponendo una rideterminazione della pena a 2 anni e 6 mesi. Una decisione che modifica parzialmente il quadro sanzionatorio definito nel primo grado di giudizio.
Un caso che ha scosso Napoli: rabbia, dolore e richiesta di giustizia
L’omicidio di Francesco Pio Maimone rimane una ferita aperta per la città di Napoli, simbolo di una violenza cieca e ingiustificata scaturita da un banale litigio. La conferma dell’ergastolo per l’autore dell’omicidio rappresenta un passaggio fondamentale nel percorso di giustizia che la famiglia della vittima ha chiesto sin da subito.






