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Omicidio ad Aversa del senzatetto: convalidato il fermo. L’accusato: “Sono innocente”

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Convalidato il fermo per Umberto D’Angelo, il 65enne di Aversa accusato dell’omicidio di Catalin Ionita, il senzatetto di origini romene ucciso sabato scorso con tre colpi di pistola all’interno di un ex distributore abbandonato, situato tra viale della Libertà e viale Kennedy, ad Aversa.

Omicidio ad Aversa del senzatetto: convalidato il fermo. L’accusato: “Sono innocente”

 

La decisione è arrivata questa mattina al termine dell’udienza di convalida tenutasi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere davanti al gip Di Sarno. L’indagato, difeso dagli avvocati Giovanni e Michele Cantelli, si è dichiarato innocente.

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D’Angelo è stato arrestato dopo giorni di ricerche: si nascondeva in una cavità scavata nel tufo sotto la sua abitazione, a circa venti metri di profondità, come un vero e proprio latitante. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Caserta e dagli agenti del Commissariato di Aversa, hanno avuto una svolta decisiva grazie alla testimonianza della compagna della vittima, presente al momento dell’aggressione. La donna avrebbe assistito a una lite violenta tra i due uomini, culminata poi nella sparatoria. All’arrivo della polizia, era ancora accanto al corpo di Ionita, imbrattata di sangue.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 65enne avrebbe più volte cercato di allontanare Ionita da quel deposito, che il 45enne considerava ormai la sua casa. Sabato scorso, la situazione sarebbe degenerata fino alla tragica decisione di uccidere il senzatetto.

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