Si sono aperte le porte del carcere per Giuseppe Troncone, 24enne, figlio del boss Vitale. Il giovane è ritenuto autore di un feroce pestaggio a Fuorigrotta – insieme ad Andrea Merolla, suo cugino, ucciso in un agguato a novembre – ai danni di due ladri di pezzi d’auto che avrebbero agito nel territorio del clan senza alcuna autorizzazione.
Napoli, pesta a sangue due ladri a nome del clan: arrestato il figlio del boss Troncone
L’aggressione risale al 2 ottobre dello scorso anno. Una delle vittime era stata colpita più volte con il calcio di una pistola sul viso tanto da procurarle l’indebolimento permanente di un organo. Prima di andarsene, però, Troncone portò via l’auto sulla quale viaggiavano i due pregiudicati.
Il 24enne, per il pestaggio di ottobre, è accusato di lesioni e rapina aggravati dal metodo mafioso. Lo scorso 24 dicembre 2021, il figlio del boss era stato sottoposto, su delega dell’Autorità Giudiziaria, a fermo di indiziato di delitto. In quell’occasione il GIP presso il Tribunale di Napoli non aveva convalidato la misura precautelare ed avverso tale decisione la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli aveva presentato appello. Il Tribunale di Napoli – Sezione Riesame ha accolto l’appello ed ha emesso il provvedimento cautelare odierno che è stato confermato dalla Corte di Cassazione.