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Un incendio di vaste proporzioni è divampato oggi pomeriggio, 1 maggio, nei pressi del campo rom di Gianturco, a Napoli. Una densa colonna di fumo nero si è levata rapidamente in cielo ed è visibile anche dalla provincia.

Napoli, incendio al campo rom di Gianturco

Il rogo scoppiato nel campo si sarebbe steso all’interno dell’ex mercato ortofrutticolo. I residenti lamentano un odocre di plastica bruciata. In tanti si sono tappati in casa per evitare il contatto con le esalazioni. A fuoco, presumibilmente, rifiuti speciali.

Il fumo sprigionato dall’incendio si sta diffondendo velocemente, abbracciando anche il Vasto e l’area di corso Malta. Sul posto sono presenti diverse autobotti dei Vigili del Fuoco, agenti della Polizia di Stato e della Municipale di Napoli. Le forze dell’ordine stanno regolando il traffico e mettendo in sicurezza l’area per consentire le operazioni di spegnimento.

Le reazioni

Sulla vicenda interviene il presidente nazionale delle guardie giurate Giuseppe Alviti: «Una terra di nessuno a cui le autorità sembrano disinteressarsi completamente. A rimetterci, sono,  come spesso accade, i cittadini. Residenti che si trovano ad abitare lungo quel confine che separa il mondo civile da quello anarchico e privo di regole dei rom. Un muro alzato ad oscurare la vita di dentro, un muro che divide ancor di più il mondo di dentro da quello di fuori”. Per Alviti è necessario che «Il Comune di Napoli intervenga, onde evitare una drammatica, ma prevedibile, escalation di rabbia nei confronti dei rom e liberare la popolazione dalla minaccia-diossina».

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