Napoli. Sono scattate ieri le verifiche da parte dei Carabinieri del Nas di Napoli, coordinate dal tenente colonnello Alessandro Cisternino, nell’ospedale Cardarelli per accertare l’eventuale presenza di criticità legate all’assistenza sanitaria. 

Napoli, caos al pronto soccorso del Cardarelli: intervengono i Nas

Secondo quanto si apprende, la visita dei militari sarebbe riconducibile al momento particolarmente difficile che sta attraverso l’ospedale più grande del Sud Italia, che ha spinto i medici del pronto soccorso a presentare una missiva alla direzione, nella quale minacciano di rassegnare dimissioni in massa se le cose non cambieranno. 

L’emergenza barelle persiste da tempo nel reparto del nosocomio napoletano. Non è possibile, infatti, garantire un’adeguata assistenza sanitaria ai pazienti come non lo è assicurare il distanziamento tra una lettiga ed un’altra. L’alto numero di accessi in ospedale – finora sono stati 170 negli ultimi giorni –  e il mancato trasferimento dei pazienti negli altri reparti del Cardarelli rischia di mandare in tilt il pronto soccorso.

Una situazione di forte disagio che esiste da anni in ospedale, ma che in seguito alla pandemia è peggiorata ulteriormente al punto che 25 medici hanno lanciato un vero e proprio grido d’allarme. Non si è fatta attendere la risposta della direzione strategica del presidio ospedaliero partenopeo che, in una nota, ha fatto sapere “di aver attivato ogni possibile provvedimento atto a decongestionare il DEA (dipartimento emergenza e accettazione) e ripristinare in tempi brevi la normale attività”. Intanto, i controlli dei Nas al Cardarelli non si sono limitati solo al Cardarelli ma sono stati estesi anche al Secondo Policlinico di Napoli.

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