Stefano Addeo, docente di tedesco presso il Liceo “Enrico Medi” di Cicciano, è stato sospeso cautelarmente dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania dopo aver pubblicato un post sui social in cui augurava alla figlia della premier Giorgia Meloni la stessa sorte della ragazza di Afragola. La sospensione, disposta dal direttore generale dell’USR, è finalizzata a tutelare la serenità della comunità scolastica e rimarrà in vigore fino alla conclusione del procedimento disciplinare, nel rispetto delle normative vigenti.
Minacce alla figlia della Meloni, prof napoletano sospeso dall’incarico
Il post ha suscitato indignazione e proteste in tutta Italia, portando a una pressione mediatica e sociale intensa nei confronti di Addeo. Secondo quanto riportato, il docente avrebbe tentato il suicidio il 2 giugno, dichiarando di sentirsi perseguitato e minacciato dalla comunità locale. Fonti locali hanno riferito che Addeo avrebbe chiuso le finestre di casa sua per sfuggire agli insulti provenienti dalla strada, tra cui grida di “assassino”. In seguito, avrebbe chiesto un incontro con la premier Meloni per spiegare le sue motivazioni.

La vicenda ha sollevato un ampio dibattito nell’opinione pubblica. Le autorità scolastiche e politiche hanno condannato fermamente il contenuto del post, sottolineando la necessità di rispettare i valori di rispetto e responsabilità. Attualmente, Addeo è sotto osservazione medica e sono in corso le indagini per determinare le circostanze del suo tentato suicidio. Il caso rimane aperto e continuerà a essere monitorato dalle autorità competenti.