Michiaki Takahashi è il protagonista del doodle di Google nella giornata del 17 febbraio, ricordato oggi in occasione della sua data di nascita. Si mira a celebrare la figura del virologo giapponese che ha sviluppato il primo vaccino contro la varicella.

Vediamo chi è Michiaki Takahashi e quanto la sua scoperta sia stata importante.

Michiaki Takahashi: chi è il virologo giapponese

Michiaki Takahashi è nato il 17 febbraio 1928 a Osaka, in Giappone. Ha conseguito la laurea in medicina all’Università di Osaka ed è entrato a far parte dell’Istituto di ricerca per le malattie microbiche dell’Università di Osaka nel 1959. Dopo aver studiato i virus del morbillo e della poliomielite, Takahashi ha accettato una borsa di studio nel 1963 al Baylor College negli Stati Uniti. A quel punto, ha dovuto fronteggiare lo sviluppo della varicella in suo figlio, in forma piuttosto grave, motivo che l’ha spinto a dedicare la sua ricerca alla lotta contro la malattia altamente trasmissibile.

Takahashi è tornato in Giappone nel 1965 e ha iniziato a coltivare virus della varicella vivi ma indeboliti nei tessuti animali e umani. Dopo soli 5 anni di sviluppo, sono iniziate le sperimentazioni cliniche. Nel 1974, Takahashi aveva sviluppato il primo vaccino contro il virus che causa la varicella. Successivamente, è stato sottoposto a rigorose ricerche con pazienti immunodepressi e si è dimostrato estremamente efficace. Nel 1986, la Research Foundation for Microbial Diseases, dell’Università di Osaka, ha iniziato la somministrazione del farmaco in Giappone come unico vaccino contro la varicella approvato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Vaccino contro la varicella

Il vaccino salvavita di Rakahashi è stato presto utilizzato in oltre 80 Paesi. Nel 1994, è stato nominato direttore del Microbial Disease Study Group dell’Università di Osaka, posizione che ha ricoperto fino al suo pensionamento.

Il vaccino di Takahashi è stato somministrato a milioni di bambini in tutto il mondo come misura efficace per prevenire casi gravi di malattia virale contagiosa e la sua trasmissione.

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