Essere idolo del San Paolo di Napoli è una sensazione unica, quasi indescrivibile. Stiamo parlando, infatti, dello stadio più esigente e caldo d’Italia, dove il passaggio dalla disfatta alla gloria è brevissimo e nonostante la squadra di casa non sia delle più vincenti del paese, i tifosi si aspettano sempre qualcosa in più. I grandi idoli del San Paolo sono anche i più grandi goleador di sempre della squadra azzurra, uno dei quali fa ancora parte della rosa dei partenopei.

Mertens, un belga napoletano

Tra i calciatori del Napoli di oggi non c’è dubbio che Dries Mertens sia uno dei più amati dal pubblico del San Paolo, sia per il suo rendimento in campo sia per la simpatia che genera nel suo comportamento sempre divertente e scherzoso. Il legame tra Dries, ormai ribattezzato Ciro, e la città di Napoli, è diventato solidissimo e in questo momento non esiste un giocatore con il quale i supporter del San Paolo si possano sentire più identificati. Inoltre, dopo il goal contro il Brescia, il belga si è avvicinato ulteriormente a Diego Armando Maradona nella classifica dei goleador del Napoli, una delle favorite alla vittoria dello Scudetto come possiamo vedere dalle principali scommesse online sportive di Betway con una quota di 7,5 il 2 ottobre.

Hamsik, il capocannoniere

Arrivato nell’estate del 2007 come un giovane di belle speranze, Marek Hamsik è diventato in pochi anni il simbolo del calcio a Napoli. Sorridente, umile e mai sopra le righe, il centrocampista slovacco è stato un centrocampista con il vizio del goal capace di rendere come un attaccante a livello offensivo. Dopo l’addio di Paolo Cannavaro è stato lui il capitano del Napoli per tanti anni e con lui in campo gli azzurri hanno sfiorato la conquista dello Scudetto in due occasioni. Autore di 121 reti in maglia azzurra, Hamsik ha deciso di andare a giocare in Cina per questioni economiche, ma il suo cuore è rimasto a Napoli e tutto lascia presagire che dopo il ritiro lui possa stabilirsi nuovamente all’ombra del Vesuvio, facendo parte del club in veste dirigenziale.

Higuain, il recordman

Non possiamo poi dimenticare Gonzalo Higuain, vituperato dalla tifoseria per il suo passaggio alla Juventus nell’estate del 2016 ma autore di una stagione da record nell’annata esattamente precedente. L’allora numero 9 azzurro, agli ordini di Maurizio Sarri, aveva messo a segno il suo miglior periodo di sempre dal punto di vista del rendimento e della concretezza sotto porta. Il tutto sarebbe stato confermato dal suo record di 36 reti in una sola stagione, superando così il risultato stabilito dall’ex Milan Gunnar Nordhal. La tripletta al Frosinone permise ad Higuain di diventare il bomber più prolifico di sempre in un anno nel campionato italiano, qualcosa di molto importante vista la difficoltà storica di andare a rete in Serie A. Nonostante abbia deciso di partire per giocare nella Juventus, la nemica storica, l’attaccante argentino è stato comunque protagonista importante di tre stagioni al San Paolo, parlando soprattutto con i goal, la sua specialità, ed ha lasciato scritto nel futuro il suo record di reti in Serie A Tim.

Cavani, l’insaziabile

Chi invece possiede la miglior media reti in maglia azzurra è l’uruguaiano Edinson Cavani. Arrivato a Napoli nell’estate del 2010 dal Palermo, il sudamericano si sarebbe consacrato agli ordini di Walter Mazzarri, un tecnico non certo amante del bel gioco ma capace di organizzare dei contropiedi letali. E proprio in quelle occasioni Cavani avrebbe dato il meglio di sé, trascinando il Napoli a una serie di successi impressionanti, come ad esempio il 3 a 0 in casa con la Juve firmato da una sua tripletta e la vittoria sempre al San Paolo contro il Manchester City, anche quella arrivata grazie a una doppietta personale. Autore di 104 reti in tre stagioni, il Matador sarebbe poi partito per Parigi, ma il suo amore per il Napoli e per la maglia azzurra non sarebbe mai scemato.

Maradona, l’unico e il solo

Autore di 115 reti in azzurro, Diego Armando Maradona resterà per sempre un idolo irraggiungibile nel cuore dei tifosi del San Paolo, che grazie all’astro argentino hanno saputo davvero cosa significasse vincere e sono diventati una grande squadra. Negli anni ’80, infatti, quando arrivò Diego, non vi era soltanto la Juve a dominare in Italia ma i rivali importanti erano anche il Milan e l’Inter. Nominato tempo fa cittadino onorario di Napoli, il numero 10 argentino, noto testimonial della marca Puma, fu l’Alfa e l’Omega del Napoli più forte della storia, capace di vincere due Scudetti e una Coppa UEFA in quattro anni e di ergersi a ribelle del Sud contro la dominazione del calcio del Nord. Leader in campo e fuori, Maradona divenne per il San Paolo un mito assoluto, capace di trasformare una squadra senza successo nella migliore compagine italiana e di far confluire al San Paolo tantissimi tifosi. Capace di inserirsi nella stretta cerchia dei capocannonieri della Serie A dopo aver vinto il titolo nella stagione 1987-88 con appena 15 reti, l’argentino è attualmente il secondo marcatore di sempre nella storia della squadra partenopea, dato che il suo record è stato superato due stagioni fa da Marek Hamsik.

I grandi goleador del Napoli, di ieri e di oggi, hanno mostrato il loro talento a base di goal in uno degli stadi più passionali del mondo, dove oggi ancora in tanti li ricordano con affetto per i bei momenti e le emozioni che sono stati capaci di generare al San Paolo.

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