Meloni Schlein De Luca

Lo scontro tra il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il governo si allarga perché ora il premier Giorgia Meloni tira in ballo la segretaria dem Elly Schlein. De Luca da tempo ha avviato questa campagna contro il ministro Fitto per aver bloccato i fondi dell’unione europea per il Sud.

Meloni a Schlein: “Pd prenda distanze da De Luca”. Lui chiede confronto pubblico con premier

Ieri a intervenire è stata proprio la presidente del Consiglio che con un post sui social ha chiesto a Schlein “di prendere le distanze dalle intollerabili violenze verbali espresse da parte di un rappresentante del suo partito. Abbiamo atteso un segno di dissociazione e di condanna, finora inutilmente – scrive Meloni -. Se non arrivasse, prenderemo atto del fatto che questi sono gli impresentabili metodi democratici del PD”.

La segretaria ha risposto all’attacco dissociandosi dai toni usati da De Luca ma accusando la premier di “spostare l’attenzione dalla vera questione che sono le scelte antimeridionaliste del governo”.

De Luca: “La invito a un confronto pubblico”

La risposta di De Luca non si è fatta attendere. Il presidente della regione ha invitato Meloni a un confronto pubblico: “Risponda nel merito, il premier, sulle politiche del governo, senza lamentosità a vuoto – scrive in una nota -. Sui fondi coesione il Governo ha accumulato un ritardo di un anno e mezzo, bloccando opere, cantieri, e occasioni di lavoro”.

“Sono bloccati gli interventi per i Campi Flegrei, le opere stradali, la programmazione culturale, il recupero di beni storico-artistici – si legge ancora nel lungo post del governatore campano -. Inoltre, il blocco arbitrario dei fondi del programma complementare (un miliardo e 300 milioni che si aggiungono al blocco dei 6 miliardi di fondi per la coesione della Campania) rischia di mandare in dissesto oltre 200 Comuni ed enti territoriali che non hanno risorse per completare gli interventi Fesr del precedente programma. Vengono inventate procedure cervellotiche e arbitrarie per allungare i tempi di decisione. Vengono diffusi dati falsi, non aggiornati per motivare una vera e propria discriminazione politico-istituzionale. Un governo serio avrebbe stipulato con la Campania il primo degli accordi di coesione”:

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