Il maltempo non dà tregue all’area Nord di Napoli. In una settimana sono esplose due bombe d’acqua, creando disagi alla circolazione e agli stessi cittadini. Ma, anzitutto, come si formano? e cosa sono sono?

Cos’è una bomba d’acqua?

Il termine corretto usato dai metereologi è, appunto, “nubifragio”. Ma l’espressione bomba d’acqua si riferisce agli ingenti danni che questo eccesso di pioggia può causare nelle aree che colpisce: allagamenti, straripamenti, danni a tubazioni, alberi sradicati e traffico bloccato.

Come e quando si forma?

Le nuvole che danno origine alla bomba d’acqua si formano per la differenza di temperatura tra il suolo e il cielo. L’aria calda proveniente dal mare sale fino a incontrare correnti più fredde che, come sappiamo, la fanno condensare e facilitano la formazione di nubi temporalesche. Nel periodo estivo, quando le acque marine sono più calde, e nei primi mesi d’autunno, quando la temperatura dell’aria inizia a calare, questi fenomeni sono più frequenti perché la differenza tra masse d’aria (quella umida e calda proveniente dal mare e quella più fredda negli strati superiori dell’atmosfera) aumenta.

Si può prevedere?

I rovesci temporaleschi si possono in qualche modo prevedere, ma la quantità di pioggia che scaricheranno è in un certo senso imprevedibile. Ci sono aree geografiche in cui, comunque, questo fenomeno è più frequente: in particolare le zone caratterizzate da rilievi situati in prossimità del mare, dove è più facile che si formino correnti ascensionali di aria molto calda che entrino a contatto con temperature più basse.

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