Quanto succede qui ha solo dell’incredibile, o forse è solo ordinaria amministrazione e continuità con quanto fin ora è successo. Giugliano, terra felix, terra di camorra, terra di monnezza, ora terra di nessuno, perché da mesi ormai questa gestione commissariale nella sostanza sta solo traghettando verso il suo tragico epilogo la costruzione dell’inceneritore.

Il gioco è ormai scoperto, la “Politica Giuglianese”, uscirà indenne da questa situazione e i Commissari sono l’arma più adatta per farlo senza che nessuno ne abbia a pagare politicamente in seguito.
Neanche in questo i nostri politici hanno il coraggio di mostrarsi per quello che sono e puntano solo ad arrivare alle prossime elezioni con la faccia pulita, addirittura con la pretesa di cavalcare la lotta all’inceneritore.
Questa ennesima bufala della differenziata a noi Giuglianesi non dovevate farla, siamo stanchi, stanchi e stufi, sono anni che ingoiamo il rospo della nostra incapacità ad opporci, del nostro silenzio, della nostra negligenza come cittadini mentre amministratori e malaffare si spartiscono la torta dei rifiuti ma ora basta!
Anche stamane un po dappertutto c’erano cumuli di spazzatura non ritirata, e si sono rivisti i bobcat all’opera anche per raccogliere piccole quantità.
Si annuncia l’invio dell’esercito per il controllo del territorio contro i roghi tossici, i giornali parlano della Tares più alta d’Italia, ma fino a quando si potrà sopportare questo stato di cose, le continue promesse che si ricevono e i continui rimandi a ben 5 mesi dall’aggiudicazione della gara d’appalto.
Non è stata fatta una informazione capillare, come dovrebbe essere, per la differenziata, i rifiuti domestici vengono mischiati a quelli differenziati e non si sa poi alla fine dove vengono conferiti.
Non si ha notizia alcuna di multe che il Comune ha notificato alla Ditta su le tante inadempienze come da contratto!
Allora si ha la certezza che tutto questo serva per poi giustificare l’ennesima emergenza e si dia via libera al consenso per la costruzione dell’inceneritore sull’onda dell’indignazione pubblica, e usare la protezione dell’esercito, per poter portare avanti il progetto è tutto questo è talmente chiaro che fa montare ancora di più la rabbia per la sfacciataggine con cui si procede considerando i Giuglianesi come merce di scambio per i profitti e non cittadini!

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