Il 28 novembre una scolaresca di Giugliano è andata in Irlanda. Il paese era già da tempo ad un livello di contagi da rosso scuro. Tanto che erano in vigore importanti restrizioni.
Gli alunni del De Carlo però sono partiti lo stesso e al ritorno erano un cluster di positivi. Più di trenta avevano contratto la variante omicron. Venerdì sera ciò che era noto a pochi è divenuto di dominio pubblico.
Di fatto stando ai numeri accertati, Giugliano ad oggi è una delle città italiane con il più alto numero di casi con la variante sudafricana. Forse quella che crea più allarme.
Va subito detto che i ragazzi stanno tutti bene e sono isolati. Questo però sinceramente non ci permette di essere sereni.
Anche se alcuni sostengono che l’Omicron potrebbe essere meno letale delle altre, i numeri snocciolati ieri dall’Imperial College (uno dei più autorevoli centri di ricerca al mondo) non promettono cose positive. La protezione dei vaccini con questa nuova variante è bassissima con due dosi (migliora molto con tre) e la sua capacità di diffusione è velocissima. Per capirci: mentre la Delta impiegava mesi per essere la variante predominante, l’Omicron ci mette una settimana. Questo vuol dire che se la diga posta dall’Asl al focolaio del De Carlo non dovesse funzionare, in pochi giorni ci troveremo di fronte ad un forte incremento dei casi e saremo sotto scacco dell’Omicron.
E’ una questione di assoluta gravità che purtroppo nessuno vuole ammettere perché l’opinione pubblica ha un rigetto verso la pandemia: siamo tutti stremati al secondo Natale con il Covid. Parlarne espone a commenti negativi. Le persone sono esasperate e se la prendono a torto con chiunque.
Purtroppo però i fatti sono questi: anche se i numeri nelle terapie intensive sono bassi l’incremento dei casi potrebbe mandare i nostri ospedali in grande sofferenza. E’ un tema di cui ci siamo occupati e ci occuperemo perché anche se per alcuni la pandemia è “inventata dai giornalisti” vale la pena raccontare cosa sta succedendo nella terza città della Campania rispetto ad una vicenda così importante.
Prendere qualche precauzione in più non sarebbe una scelta sbagliata visto che la nuova variante buca i vaccini e si diffonde molto più in fretta delle altre. Purtroppo le Istituzioni per paura di essere attaccate aspetteranno di avere una situazione molto più grave prima di prendere delle decisioni.
In Irlanda da oggi i ristoranti e i pub dovranno chiudere alle 20. Perché alla fine a pagare purtroppo sono sempre le stesse categorie.
La situazione è molto complessa e nessuno ha la soluzione in tasca. Siamo tutti disorientati questo però dovrebbe vederci ancora più unti e non scagliarci gli uni contro gli altri.
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