Giuseppe Carandente Tartaglia è il nome di spicco nel carnet dei magistrati che stamani, dopo una lunga attività di indagine, hanno dato il via libera al blitz che ha portato all’arresto di diciassette persone. Tartaglia è il titolare della Edilcar, l’impresa che ha ottenuto parte dei lavori in subappalto del sito ubicato a ridosso dei comuni di Marano e Mugnano, ma è anche il figlio di Mario, indicato da fonti investigative vicino ai Nuvoletta prima e ai Mallardo di Giugliano poi. Nel 2004 la parentela di un ex componente della commissione edilizia del Comune di Marano con l’imprenditore fu uno degli elementi che spinse il ministero dell’Interno a sciogliere l’ente cittadino allora retto dal sindaco Mauro Bertini. L’amministrazione comunale venne poi reintegrata a seguito del pronunciamento del Tar, che non ravvisò alcuna forma di collusione o di favoreggiamento. Oltre a Giuseppe Carandente Tartaglia, in carcere o ai domiciliari sono finiti Paolo Viparelli (ex responsabile tecnico della discarica di Chiaiano), Gregorio Chimenz (direttore tecnico della Ibi), Giovanni, Franco, Mario e Mauro Carandente Tartaglia, tutti legati da vincoli di parentela con il titolare della Edilcar srl.

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