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Le mani dei clan dei Casalesi sugli istituti di vigilanza. Nella mattinata di oggi i Carabinieri di Aversahanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari su ordine della DDA a carico di quattro persone. Sono indagate a vario titolo per i reati di “traffico di influenze illecite”, “trasferimento fraudolento di valori”, “rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio”, con l’aggravante del metodo mafioso. L’operazione è stata condotta tra Napoli, Caserta e Massa.

Clan dei Casalesi e istituti di vigilanza: tre arresti e un divieto di ritorno

Contestualmente i militari dell’Arma hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni aziendali e quote sociali della società di vigilanza armata denominata “I Pretoriani S.r.l.”, avente sedi operative a Napoli e Massa Carrara, con contestuale nomina di un amministratore giudiziario.

Il provvedimento scaturisce da una più ampia attività investigativa dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Avers coordinata dalla DDA. Si tratta del prosieguo di un primo segmento di indagine nell’ambito del quale, lo scorso mese di luglio, i militari hanno già eseguito – per i medesimi reati – sei misure cautelari e sottoposto a sequestro preventivo ulteriori tre società di vigilanza. Ovvero la “Roma Security S.r.l.” con sede a Roma, la “NSP Security S.a.s.” di Villaricca (NA) e la “Service & Security” di Giuliano in Campania.

Il socio occulto del clan dei Casalesi

L’indagine ha permesso di individuare e documentare le condotte di un gruppo criminale che  ha conferito di fatto un ruolo di socio occulto a un soggetto legato alla fazione Bidognetti del “Clan dei Casalesi”. Così il clan si è infiltrato nel settore della vigilanza privata armata nell’area campana, ottenendone il pieno controllo. Gli indagati, nello specifico hanno dapprima cercato di ottenere dalla Prefettura di Napoli i titoli autorizzativi per l’esercizio della vigilanza armata per la società “Roma Security”.

Successivamente, hanno cercato di eludere i controlli, attraverso un fittizio e formale contratto di fitto di ramo d’azienda della “I Pretoriani S.r.l.” in favore della “Roma Security S.r.l.”, occultando il ruolo di socio di fatto della richiamata figura camorristica. I militari, oltre ad aver sequestrato preventivamente i beni aziendali e le quote sociali della società “I Pretoriani”, hanno sottoposto a misura cautelare:

  • Enrico Verso, cl. 1963, già detenuto, associato al carcere;
  • D’Abbronzo Antonio cl. 1972 e Verdone Carlo cl. 1960, arresti domiciliari;
  • Barbieri Alessandro, cl. 1949, amministratore unico della società “I Pretoriani S.r.l.”, divieto di ritorno in Campania.
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