gomorra attori criminali

Il confine tra finzione e realtà a volte può farsi labile. Alcuni attori che interpretavano ruoli di spicco nella gerarchia criminale nel film Gomorra di Matteo Garrone, tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano, hanno vissuto destini simili a quelli dei loro personaggi.

Una vera e propria maledizione. Salvatore Russo, arrestato ieri dai carabinieri, sul grande schermo impersonava un affiliato alla camorra che addestrava le future vedette sparando contro il giubbotto antiproiettile che indossavano. Nella vita reale è stato arrestato perché dirigeva una piazza di spaccio a Scampia. A seguire c’è Pjamaa Azize, che in alcune scene aveva interpretato la parte di un pusher, stessa attività per cui è finito in manette.

In gattabuia con l’accusa di spaccio di stupefacenti è finito il giovane Nicola Battaglia, uno dei ragazzi che nella pellicola viene sottoposto alla prova del fuoco proprio da Salvatore Russo. Stessa sorte per Marcello D’Angelo, comparsa arrestata a Castel Volturno e poi  a Giovanni Venosa, appartenente all’omonimo clan parte integrante dei Casalesi, che nel film recitava la parte del capo che intimava a due ragazzi di non intraprendere attività criminali sul suo territorio. Poi è stata la volta di Bernardino Terracciano, boss “Zì Bernardino”  che nel film uccideva due giovani “ribelli”. Anche nella realtà è stato arrestato e condannato all’ergastolo per duplice omicidio.

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