Una storia di orrore e disumanità quella che arriva dall’India. Protagonista un’intera famiglia, aggredita da un gruppo di 20 giovani mentre rincasava. Hanno quindi legato il marito, un medico del posto, ad un albero, e a turno hanno stuprato la moglie e la figlia. Il medico ha inizialmente provato a difenderle, ma poi è stato costretto ad assistere inerme a tutta la violenza.

La violenza si è consumata la sera di mercoledì 13 giugno, intorno alle ore 20, quando, chiusa la clinica dove lavora l’uomo, la famiglia stava rientrando a casa in sella ad una motocicletta. Mentre attraversavano una zona poco abitata di Gaia, nello stato indiano nord-orientale del Bihar, sono stati aggrediti. Il branco ha quindi violentato a turno la moglie del medico e la figlia 15enne, dopo però averlo legato ad un albero.

Da quanto emerso successivamente gli hanno anche sottratto del denaro ed i cellulari. Prima di dileguarsi hanno poi messo a segno anche altre rapine, a degli studenti del posto portandogli via sempre soldi e telefonini.

Una violenza orribile e raccapricciante quella che questa famiglia è stata costretta a subire. Le due donne hanno però riconosciuto due dei venti aggressori e, grazie alla loro testimonianza e collaborazione, gli inquirenti ne hanno identificato e fermato complessivamente undici.

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