Giugliano. L’impianto di trattamento rifiuti nell’area ex Turbo Gas, in località Ponte Riccio, si farà. Dopo l’udienza svoltasi il 30 novembre scorso, il Tar della Regione Campania ha respinto il ricorso presentato dai comuni di Giugliano, Qualiano e Parete e dal comitato ambientalista Kosmos contro l’attivazione della nuova struttura.

Impianto ecoballe di Giugliano, il Tar boccia il ricorso di Comuni e comitati

Il motivo riguarda la natura dell’impianto di ecoballe. Secondo i giudici del Tar, la struttura “non può essere equiparata ad un sito di smaltimento finale“, in quanto si tratta di un impianto di pretrattamento dei rifiuti.

In altre parole, il nuovo impianto svolgerebbe la funzione di “separazione dei rifiuti recuperati tramite la raccolta urbana indifferenziata, proprio al fine di rendere la fase di smaltimento finale (che non risulta che si svolga nel medesimo sito) meno nociva per l’ambiente”, si legge nella sentenza emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale della Campania.

Per i giudici, quindi, il sito di trattamento dei rifiuti, che potrebbe entrare in funzione già dal prossimo anno, si occuperà soltanto del pretrattamento dell’indifferenziato. Per tale ragione il Tar ha rigettato la richiesta delle amministrazioni e dei comitati di sospendere i lavori per la realizzazione del nuovo impianto.

De Leonardis: “Amarezza e delusione, ma non ci fermeremo”

La reazione del sindaco di Qualiano, Raffaele De Leonardis, non si è fatta attendere. “Sono soddisfatto perché il comune di Qualiano è stato dichiarato ammissibile avendone titolo per difendere la comunità da questo impianto. Tuttavia, c’è amarezza e delusione perché ancora una volta si gioca sulle parole”, spiega il primo cittadino che annuncia l’intenzione di voler ricorrere al Consiglio di Stato. “Ci sentiremo con l’avvocato per vedere se c’è una possibilità di andare al Consiglio di Stato e sceglieremo la strada migliore – aggiunge De Leonardis -. Il nostro territorio ancora una volta soccombe a queste scelte che calano dall’alto e che riguardano altri comuni, ma non il mio”, conclude.

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