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Il comune di Giugliano non sarà sciolto: ufficiale la decisione dal Ministero dell’Interno

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Il comune di Giugliano non sarà sciolto. La lunga telenovela che ha tenuto la terza città della Campania con il fiato sospeso per mesi arriva al suo epilogo. La decisione è stata comunicata direttamente dal Ministero dell’Interno all’amministrazione comunale con una nota ufficiale firmata dal prefetto Michele Di Bari. All’esito dei lavori della commissione d’accesso, dopo l’esame della relazione finita sul tavolo di Piantedosi, non ci sarà scioglimento per inflitrazioni camorristiche.

Il comune di Giugliano non sarà sciolto: ufficiale la decisione dal Ministero dell’Interno

 

Non è tutto, però. Anche se il comune non sarà sciolto, il Ministero – tramite il prefetto Michele Di Bari -ha indicato una serie di prescrizioni che l’amministrazione dovrà rispettare. Qualche anomalia o qualche zona d’ombra, dunque, è stata presumibilmente rilevata, ma non così grave da indurre Matteo Piantedosi a portare il caso in Consiglio dei Ministri e a mettere ai voti un provvedimento che avrebbe fatto saltare l’amministrazione di Diego D’Alterio, eletto appena pochi mesi fa. Il pericolo di un ritorno al commissariamento è scongiurato. Una decisione simile è stata adottata anche per il comune di Pomigliano, finito sotto i riflettori ministeriali pochi mesi fa.

Le prescrizioni

 

Tra le linee guida elencate nel documento del Prefetto Di Bari che il comune di Giugliano dovrà rispettare entro quattro mesi ci sono: “Rafforzare l’attività di controllo delle concessioni comunali e delle pratiche urbanistiche con specifica attenzione a quelle relative al condono edilizio; predisporre puntuali direttive in materia di controllo antimafia, sia di natura preventiva che in ottemperanza a provvedimenti prefettizi interdittivi; adottare direttive ai fini del rafforzamento della vigilanza sulle procedure di appalto di lavori e servizi con particolare riferimento alle procedure di gara in materia di igiene urbana; predisporre accurati controlli sull’attività di riscossione dei tributi comunali, con particolare riferimento al recupero dell’area di evasione tributaria, specie con riguardo a soggetti riferibili al locale contesto malavitoso; adottare misure di vigilanza nella zona costiera per contrastare fenomeni di illegalità riguardanti l’utilizzo delle aree demaniali marittime e prevenire irregolarità nella erogazioni dei servizi ai cittadini”.

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