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Commozione e lacrime al primo giorno di scuola all’istituto Roncalli di Gragnano. Il banco di Alessandro, il 13enne vittima di cyberbullismo, era vuoto. Amici di classe l’hanno riempito con fiori e biglietti, quasi a tenere simbolicamente in vita il posto occupato dal giovane.

Rientro a scuola: il banco di Alessandro riempito con fiori e biglietti

Commozione e lacrime al momento del rientro in classe per i compagni di Alessandro. Nella mattinata di ieri, durante il primo giorno, nessuno ha potuto fare a meno di lanciare un occhio in fondo all’aula, in quel banco occupato per due anni dal 13enne scomparso tragicamente il primo settembre. Erano presenti anche i genitori del ragazzo, che hanno partecipato – come spiega Il Mattino – alla messa in ricordo del figlio celebra da don Paolo Anastasio nel piazzale esterno dell’istituto Roncalli.

Un messa partecipata, durante la quale non sono mancati momenti di commozione. Poi sono partite le note della canzone “Piccola anima” di Ermal Meta, con la lettura della preghiera  «Dammi, Signore, un’ala di riserva» di don Tonino Bello. E’ così che la scuola media Roncalli ha deciso di ripartire, nel ricordo del 13enne e nella speranza che quel banco lasciato vuoto in fondo all’aula possa essere un monito al dialogo e all’ascolto degli adolescenti.

Le indagini

Intanto proseguono serrate le indagini della Procura di Castellammare di Stabia per istigazione al suicidio. Da circa sei mesi Alessandro era tempestato di messaggi e insulti da parte della gang di bulli capeggiata dalla sua ex fidanzatina, con un incremento dell’attività social tra i mesi di luglio e agosto. Un periodo lunghissimo, in cui il 13enne sarebbe stato plagiato – secondo l’accusa – e invitato più volte a farla finita. Sei sono le persone iscritte nel registro degli indagati, di cui due maggiorenni.

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