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Giulio Giaccio, sciolto nell’acido dalla camorra: restano in carcere De Cristofaro e Simioli

Giulio Giaccio
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Il Tribunale del Riesame di Napoli ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati di Luigi De Cristofaro, noto come “Mellone”, e Salvatore Simioli, conosciuto come “‘o Sciacall”, entrambi membri di spicco del Clan Polverino.

Giulio Giaccio, sciolto nell’acido dalla camorra: restano in carcere De Cristofaro e Simioli

Sono stati recentemente arrestati per il coinvolgimento nell’omicidio di Giulio Giaccio, avvenuto 24 anni fa per mano di un commando composto da 5 uomini. Tre di loro, Carlo Nappi, Salvatore Cammarota e Roberto Perrone (quest’ultimo diventato collaboratore di giustizia), sono già stati condannati.

De Cristofaro, Simioli e Raffaele D’Alterio, alias ‘a Signurin, sono stati invece arrestati in seguito a ulteriori rivelazioni dei collaboratori di giustizia, Perrone e Simioli, noto anche come “o Petruocelo”.

Giaccio, un operaio di 26 anni, originario di Marano, fu ucciso per errore nel luglio del 2000 e il suo corpo fu successivamente disciolto nell’acido. Non avendo alcun legame con la camorra, Giaccio fu scambiato per un giovane che aveva importunato la sorella di un affiliato. I criminali, fingendosi poliziotti, lo sequestrarono e poi lo uccisero.

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