antonietta taglialatela morta giardino giugliano

E’ da escludere l’ipotesi della rapina finita male nella morte di Antonietta Tagliatela, la 83enne trovata senza vita ieri mattina nel cortile del parco dove abitava. Sul caso indagano i poliziotti del Commissariato di Giugliano diretti dal primo dirigente Pietro Paolo Auriemma. Gli investigatori propendono per due ipotesi: l’investimento a opera di un pirata della strada oppure una caduta accidentale provocata dal cancello del parco.

A lanciare l’allarme è stata la stessa vittima, che ha allertato il 118. A soccorrerla per primo è stato il genero, che abita nella stessa strada (via Fratelli Bandiera, traversa di via Oasi Sacro Cuore). I sanitari del pronto intervento hanno poi trasportato la donna al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli, dov’è deceduta poco dopo.

Il magistrato della Procura di Napoli Nord intanto ha disposto l’autopsia sul corpo di Antonietta per risalire alle cause del decesso. Non ci sono testimoni che abbiano potuto assistere agli ultimi attimi di vita della 83enne. La signora non è riuscita a parlare quando sono arrivati i soccorsi. Si limitava a chiedere aiuto e non avrebbe mai fatto cenno a una rapina. A spingere gli inquirenti verso la pista dell’incidente il fatto che la donna avesse entrambe le gambe fratturate e il volto tumefatto.

Due, dunque, le ipotesi che restano in piedi per spiegare il decesso della 83enne. Il cancello del parco da tempo pare fosse difettoso e potrebbe averla travolta lasciandola agonizzante a terra. Prende corpo però anche la pista dell’investimento automobilistico da parte di un residente della zona, che avrebbe urtato l’anziana durante una manovra senza poi prestarle soccorso.

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