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Sono 27 gli indagati nell’ultima inchiesta su affari, edilizia e camorra a Giugliano. Questa mattina la direzione investigativa antimafia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 3 persone: Domenico Pirozzi e Francesco Vitiello, finiti in carcere, e Luigi Vitiello, fratello dell’attuale consigliera comunale Maria, ristretto ai domiciliari. Sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso esterno, estorsione e tentata estorsione aggravate dalle modalità mafiose.

Giugliano, ai domiciliari il costruttore Vitiello: per i pm chiedeva il pizzo ai colleghi

Secondo gli inquirenti, l’imprenditore Luigi Vitiello avrebbe ricevuto favori dal clan Mallardo e – si legge in una nota – avrebbe partecipato a condotte estorsive in danno di altri imprenditori per operazioni immobiliari sia a Napoli sia in provincia. In particolare, si sarebbe adoperato per far ottenere uno “sconto” sul pizzo allo zio Raffaele Vitiello, noto imprenditore edile e già consigliere comunale.

E proprio intercettando quest’ultimo, le indagini hanno aperto un altro filone di inchiesta. É stata documentato la richiesta di aiuto da parte del Vitiello Raffaele all’allora sindaco Antonio Poziello per sbloccare una licenza edilizia e intercedere con il dirigente comunale Filippo Frippa. Si tratta della famosa masseria di via Grotta dell’Olmo, il cui abbattimento suscitò notevole scalpore in città. Sia Frippa, che Vitiello e Poziello risultavano indagati per queste presunte pressioni.

 

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