Sant’Antonio Abate. Stava partecipando, insieme ai suoi amichetti, a un gioco didattico che si svolgeva nell’aula magna del I Circolo. Poi, improvvisamente, il malore: Giovanni, 8 anni, si è accasciato sul pavimento, mentre gli altri compagni, a turno, eseguivano l’esercizio.

Giovanni morto a scuola nel Napoletano: due anni fa un malore e il ricovero

Che cosa gli sia successo al momento non è chiaro. Come riporta Il Mattino, il progetto prevedeva una breve corsa di pochi metri e una risposta a una domanda didattica. E mentre si svolgeva in tutta serenità il gioco-studio, è accaduto il dramma. Quando sono intervenuti i soccorsi, il piccolo era già privo di sensi e durante il tragitto in ambulanza le sue condizioni sono peggiorate: il bimbo è morto poco prima che arrivasse all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia.  Ieri mattina Giovanni era sorridente, tranquillo. Non c’era nulla che lasciasse presagire alle maestre la tragedia che si sarebbe abbattuta di lì a poco.

L’inchiesta

Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta. Un atto dovuto, per capire cosa sia accaduto al piccolo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia che, coordinati dalla Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, sostituto di turno Matteo De Micheli), hanno avviato le prime indagini.

Il suo corpicino ora è stato trasferito in obitorio, a disposizione della magistratura che sta valutando se sia il caso di eseguire l’autopsia, che servirà a chiarire con certezza le cause del decesso, al momento avvolte nel mistero. In attesa che la salma del piccolo venga rilasciata per i funerali, sono stati avviati i primi accertamenti da parte degli investigatori all’interno dell’istituto scolastico e sono stati anche ascoltati insegnanti e i genitori del bimbo di 8 anni.

Due anni fa un ricovero

A quanto pare, Giovanni non soffriva di alcuna patologia, anche se due anni fa era stato ricoverato per esami clinici dopo un insolito malore. Quegli accertamenti medici, però, non avevano dato alcun riscontro negativo, dunque era tornato alla sua vita normale. Inoltre, il piccolo frequentava regolarmente una scuola calcio, faceva attività fisica continua più volte a settimana e mai aveva avuto ulteriori problemi di salute.

I nodi

Gli inquirenti dovranno chiarire, in sede di indagini, se la causa della morte di Giovanni potesse essere prevedibile e se possa essere legata ad una patologia cardiaca silente che non era stata finora diagnosticata. Ma anche se ci siano stati ritardi o omissioni nella macchina dei soccorsi, che pare sia scattata subito. Da valutare anche se a scuola tutto sia avvenuto seguendo le regole.

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