È stata eseguita ieri, martedì 7 ottobre, all’ospedale San Pio di Benevento, l’autopsia sul corpo di Elisa Polcino, la 49enne uccisa lo scorso 30 settembre a Paupisi dal marito Salvatore Ocone, 58 anni.
Femmicidio di Paupisi, l’autopsia conferma: Elisa Polcino uccisa con una pietra
I primi risultati dell’esame autoptico avrebbero confermato l’ipotesi iniziale: la donna è stata colpita alla testa con una grossa pietra, un solo colpo, ma con una violenza tale da provocare lesioni gravissime e letali. Dopo l’omicidio, Ocone si era scagliato anche contro i figli minorenni, Cosimo, 15 anni, e Antonia, 16 anni, prima di fuggire in auto con loro. I carabinieri lo avevano poi rintracciato in provincia di Campobasso: Cosimo era già morto, mentre la sorella è stata soccorsa in condizioni critiche e trasferita d’urgenza all’ospedale Neuromed di Pozzilli. L’uomo ha poi confessato entrambi i delitti commessi.
Autopsia sul corpo di Cosimo
Proprio questa mattina, mercoledì 8 ottobre, il corpo del giovane Cosimo Ocone è giunto all’ospedale San Pio, dove nelle prossime ore sarà eseguita l’autopsia per chiarire le cause precise del decesso. Intanto, arrivano segnali di cauto ottimismo per la sorella Antonia. Dopo giorni di coma farmacologico, i medici hanno deciso di sospendere la sedazione per valutare la risposta neurologica della ragazza. «Serviranno ancora molte ore per comprendere l’efficacia della terapia e verificare eventuali segni di risveglio», fanno sapere fonti sanitarie.