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Un liceo occupato a Cosenza per mandare via un professore accusato di molestie sessuali nei confronti di dodici studentesse. E’ quanto accaduto a Cosenza, in Calabria. L’istituto finito nell’occhio del ciclone è il Majorana-Valentini di Castrolibero. Il docente sulla graticola è quello di Matematica e Fisica: avrebbe offerto voti alti e sufficienze in cambio di palleggiamenti e foto hot.

Cosenza, professore accusato di molestie e palpeggiamenti: “Cacciatelo”

Per ora sono dodici le ragazze che hanno deciso di parlare e raccontare le continue umiliazioni e le battute sessiste a cui il professore le esponeva. Una di loro, oggi 21enne, ha raccontato a Repubblica un episodio di diversi anni fa.  “Una volta, sulla discesa che porta al piazzale dei bus, quel prof mi ha visto dall’auto e ha abbassato il finestrino urlando: ‘Che coda alta e lunga che porti, sembri proprio una bella cavalla e io ho tanta voglia di galoppare‘ “. Poi continua: “Dal secondo al quarto liceo scientifico quel docente, insegnante di rara arguzia e brillantezza, ha perpetrato costante violenza nei confronti miei e delle mie compagne. Continue allusioni sessuali, lui le chiamava battute, sulle nostre vite intime, la curvatura del nostro sedere, le dimensioni del seno. Diceva in classe che avrebbe fatto sesso con noi”.

I post su Instagram

E proprio da Diana è partita la mobilitazione di massa in quell’istituto. La 21enne ha preso contatto con i collettivi femministi della zona e ha creato una pagina anonima su Instagram in cui ciascuno poteva ricordare le molestie subite in quella scuola. “Dopo quel lungo post hanno iniziato a scrivere ragazze che conoscevo e altre che non avevo mai visto”. Le loro storie sono scritte in prima persona: “Durante i compiti in classe”, si parla sempre del docente di Matematica e Fisica, “faceva spostare la mia compagna di banco e si sedeva per aiutarmi a prendere la sufficienza. Mentre mi spiegava cosa dovevo fare, poggiava la sua mano sulla schiena e scendeva. Io mi spostavo e dopo un po’ lui riprendeva cercando il seno. Non riuscivo a fare e a dire nulla, alla fine del primo anno mi sono trasferita”.

Un secondo post: “Portai prove su quello che succedeva, la preside mi disse che la responsabilità di tutto era mia, ma che mi avrebbero riaccolto se solo avessi riconosciuto le colpe e chiesto scusa”. Su un altro docente: “Iniziò a scrivermi su WhatsApp e a fare apprezzamenti riprovevoli durante le lezioni a distanza. Mi videochiamava, cercava di contattarmi in tutti i modi sui social”.

L’occupazione dell’istituto Majorana-Valentini

La protesta, prima silenziosa, dai social si è spostata nella realtà. Gli studenti hanno occupato l’istituto, attirando l’attenzione della stampa e dei media di tutta Cosenza. Si radunano nell’aula magna e dormono in palestra: “Resteremo qui finché la preside non manderà via quel docente”. Sul posto sono arrivati due volte i carabinieri. I militari dell’Arma hanno fatto saltare i lucchetti messi all’ingresso. Ma nel mirino della studentesca è finita anche dirigente, Iolanda Maletta, accusata di aver minimizzato o insabbiato gli episodi di violenza. La preside però ha minacciato denunce all’autrice della pagina e ai rappresentanti d’istituto.

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