clan giannelli

A finire nei guai questa mattina sono stati gli uomini del clan Giannelli attivo da tempo nella zona tra Agnano e Coroglio. Sedici presunti affiliati sono finiti in carcere su richiesta della DDA con accuse che vanno dall’omicidio all’estorisione. I Giannelli erano parte integrante dell’Alleanza di Secondigliano composta dai Contini, i Licciardi e i Mallardo.

La loro principale fonte di reddito non era la droga ma una fitta rete di parcheggiatori abusivi. I Giannelli controllavano militarmente la sosta all’esterno di tutti i locali della movida flegrea. Erano loro a stabilire a chi spettava una zona, quanto dovevano pagare i clienti e la percentuale dovuta al clan. Ogni associato aveva la sua area “riservata” con guadagni che arrivavano a 2000 euro a notte. Dai quali si doveva sottrarre la quota destinata alla famiglia camorrista.

Questa capacità di controllo criminale del territorio era stato conquistata a costo di sanguinose operazioni omicide. Come nel caso di Zinco Roberto trucidato nel 2015. I Giannelli quando c’era da sparare, sparavano come avevano fatto più volte contro la famiglia rivale dei Monti vittime di stese a colpi di kalashnikov.

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