Giugliano. Era attesa per ora la sentenza della Corte d’Appello di Napoli contro sei affiliati di spicco del Clan Mallardo. La decisione dei giudici è slittata. In primo grado, le condanne sono state le seguenti: Giuliano Amicone condannato a 8 anni 5 mesi; Biagio Micillo a 10 anni e 8 mesi; Francesco Napolitano a 16 anni; Raffaele Mallardo a 14 anni; Marino Sessa 9 anni e 2 mesi; Michele Di Nardo a 8 anni. Associazione mafiosa il reato contestato. Amicone è stato invece assolto dal reato di estorsione. Gli avvocati fanno sapere che inoltreranno il ricorso presso la Corte D’Appello. Napolitano, Micillo e Sessa sono difesi dall’avvocato Antonio Russo. Si attende la pubblicazione della motivazione della sentenza. A breve anche i processi per Peppe Dell’Aquila e Feliciano Mallardo.

Raffaele Mallardo, detto “Lellucc’ e scicchirò” venne ammanettato nel giugno del 2012 a Giugliano. L’arresto ad opera di carabinieri del Ros. L’uomo era accusato di associazione mafiosa, estorsione aggravata e detenzione di armi da guerra. Biagio Micillo, “o’ chiacciaron’”, fu arrestato a Sperlonga,  la scorsa estate.  Era in vacanza in una lussuosa villetta.

Francesco Napolitano, ritenuto il reggente del clan, è stato arrestato nel luglio del 2012. Il boss si nascondeva in un’appartamento a Lago Patria.  Giuliano Amicone, è stato ammanettato lo scorso febbraio. I carabinieri fecero irruzione in un appartamento di via Oasi Sacro Cuore.  Per lui i reati sono associazione mafiosa ed estorsioni. Da quest’ultima accusa però è stato assolto.

Michele Di Nardo invece è stato arrestato nel Cilento mentre si trovava in vacanza con la fidanzata. L’ultimo ad essere arrestato è Marino Sessa, bloccato a Giugliano. L’affiliato si trovava in casa ed era considerato il braccio destro di Napolitano.

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