Scommesse Illegali 10 Arresti Marano

La base operativa del giro di scommesse illegali scoperto oggi dalla Guardia di Finanza che ha portato a 10 arresti era nell’area nord di Napoli.  Le indagini hanno avuto inizio con il sequestro di un locale nel comune di Marano di Napoli.

Dall’area nord di Napoli all’Austria: scoperto sistema di scommesse illegali

Il locale, privo di insegna ma dotato di avanzati sistemi di videosorveglianza, maxischermi, aveva terminali collegati a siti web “.com” (vietati dalla normativa italiana) riferibili ad una società austriaca priva di concessione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

La Guardia di Finanza di Napoli ha quindi intensificato le indagini, coinvolgendo anche territori esteri e questo ha portato a delineare l’esistenza di un’associazione criminale transnazionale.

L’organizzazione operava su due fronti principali: la raccolta illegale delle scommesse online e l’installazione di slot manomesse in esercizi commerciali della provincia di Napoli. Le agenzie di scommesse, situate a Marano, Quarto e Napoli, erano coordinate da referenti noti come “master”.

Come avveniva la raccolta delle scommesse illegali

La società austriaca, posizionata all’apice della struttura, gestiva il server dalla Gran Bretagna, ma era controllata da una società serba con sede occulta in un centro commerciale.

Le indagini hanno rivelato una complessa rete di agenzie connesse a siti illegali che consentivano scommesse in contanti ben superiori ai limiti di legge. La modalità di scommessa conosciuta come “surebet“, sebbene lecita di per sé, violava la normativa antiriciclaggio a causa della mancata identificazione dei giocatori e dell’omessa segnalazione delle operazioni sospette.

L’operazione, culminata lo scorso 10 ottobre con perquisizioni in Italia e all’estero, ha portato al sequestro delle quote sociali della società austriaca, del sito web e di oltre 3,2 milioni di euro in beni finanziari e patrimoniali degli indagati, tra cui 14 immobili.

Slot manomesse in provincia di Napoli

L’organizzazione gestiva anche slot illegali attraverso contatti con soggetti pluripregiudicati, piazzandole in esercizi commerciali muniti di licenza, ma sabotando i controlli con slot manomesse o legali scollegate dalla rete di ADM.

Scommesse anche dal carcere di Poggioreale

Un aspetto significativo dell’organizzazione era la sua connessione con l’ambiente carcerario, con detenuti che effettuavano scommesse dal carcere.  Ad esempio, sul conto di un soggetto, ristretto al carcere di Napoli-Poggioreale per traffico di stupefacenti, sono state accertate “ricariche” variabili da 70 a 800 euro, giocate complessivamente pari a 20.000 euro e vincite per un totale di circa 15.000 euro.

L’operazione ha portato a 10 arresti: tre custodie cautelari in carcere, sette arresti domiciliari e un obbligo di dimora.

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