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Per lei si erano mobilitati tanti vip. Molti l’avevano raggiunta in ospedale dove era ricoverata. Ora però arriva la notizia che nessuno vorrebbe leggere. La piccola Gioia Marano di Montella, di soli tre anni, non ce l’ha fatta.

Gioia era in attesa di un nuovo cuore

La bimba di Montella, in provincia di Avellino, era in attesa di un nuovo cuore e viveva grazie ad uno artificiale, impiantato per la prima volta al mondo. La bambina si era dovuta trasferire insieme alla famiglia a Roma, all’ospedale Bambino Gesù. La drammatica notizia ha gettato ieri sera nel dolore tutta l’Alta Irpinia, ma soprattutto Montella, da dove proveniva la famiglia Marano.

La storia di Gioia

Il calvario della piccola Gioia comincia circa due anni fa, quando viene ricoverata all’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino per una sospetta gastroenterite. Nel nosocomio irpino, però, gli accertamenti rivelano che la bambina è affetta da una grave forma di cardiomiopatia, una patologia che colpisce il muscolo cardiaco, non più in grado di pompare correttamente sangue nel resto del corpo. Gioia viene sottoposta a un impianto di cuore artificiale, ma viene colpita prima da una ischemia, che le paralizza la parte sinistra del corpo, poi da una emorragia cerebrale. La bimba ha bisogno di un cuore nuovo, ma proprio nell’attesa di una nuova vita, Gioia ha trovato la morte.

Personaggi famosi che hanno abbracciato la sua causa

Nel corso di questi anni sono tanti i personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport e della musica che hanno abbracciato la causa di Gioia. Emma Marrone, Alessandra Amoroso, Francesco Totti, Daniele De Rossi, Amadeus e Luca Argentero hanno fatto visita alla piccola in ospedale a Roma.

Il cordoglio del sindaco

Sconvolta la comunità irpina non appena ricevuta la notizia. In tanti in questi anni avevano pregato per lei e sperato che prima o poi sarebbe tornata a casa con un nuovo cuore. Salvatore Vecchia, sindaco di Cassano Irpino, ha scritto sui social: “Saresti dovuta essere solo Gioia. Un destino crudele ha voluto farti conoscere il dolore, che si esteso ai tuoi cari e a quanti si sono stretti intorno alle tue sofferenze. Rimarrai il simbolo della battaglia contro il buio funesto, spesso più forte delle preghiere e degli sforzi umani. Da oggi ci sarà un angelo in più in cielo e uno in meno in terra. A te, Gioia, toccherà aiutare i tuoi cari a sopportare tanto dolore. A noi, invece, spetterà abbracciare la tua famiglia e unirci alla loro preghiera. Addio Gioia. La terra ti sia lieve”.

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