consiglieri regionali campania

Esclusi eccellenti, cambi in consiglio regionale e nuovi ingressi: questo lo strascico delle elezioni di domenica 25 settembre. E’ tempo questo di analisi del voto, per il Pd ma anche per la Lega che a Napoli non sfonda visto che nei collegi uninominali non raggiunge neppure il 2%. A tal proposito infatti non è escluso che anche i vertici regionali della Lega potrebbero essere messi in discussione. 

Alla graticola ci sono però anche i vertici del Pd. I militanti chiedono infatti un’analisi approfondita della debacle. Sarracino ha convocato una segreteria. Non è andata bene neppure a Salerno dove dei fedelissimi del presidente De Luca è stato eletto solo il figlio Piero. Non è escluso che possa esserci un rimpasto di giunta regionale. 

Intanto, con il boom del Movimento 5 stelle, restano fuori dal Parlamento il villaricchese Lello Topo che non riesce a essere riconfermato, Pina Castiello che resta però vicesindaca ad Afragola. Non ce la fanno Luigi Di Maio, Sandro Lonardo Mastella, Stefano Caldoro, Paolo Siani e Sandro Ruotolo. Non supera lo sbarramento nazionale neppure l’ex sindaco di Napoli de Magistris con la sua Unione popolare. 

Sono quattro, invece, i consiglieri regionali che diventano parlamentari e dunque nell’assise entreranno 4 nuovi esponenti. Gli ingressi riguardano però solo l’opposizione, in maggioranza, infatti, non cambiano gli equilibri in quanto nessuno ce l’ha fatta a raggiungere uno scranno in parlamento. A essere eletti sono Gianpiero Zinzi e Attilio Pierro della Lega, Annarita Patriarca di Forza Italia, Michele Schiano per Fratelli d’Italia. Al loro posto erano Aurelio Tommasetti e Antonella Piccerillo per il carroccio, Francesco Cascone per gli azzurri e Cosimo Amente per Fratelli d’Italia.

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