E’ Armando Izzo il calciatore indagato dalla Direzione Distrettuale Antimafia che questa mattina ha emesso misura di custodia cautelare nei confronti di 10 persone, ritenute affiliate al clan Vanella Grassi di Secondigliano, per i casi di calcioscommesse del maggio 2014.

Il calciatore del Genoa, all’epoca all’Avellino in prestito dal Napoli, era il contatto del capoclan Umberto Accurso, arrestato qualche giorno fa, ed insieme e Francesco Millesi, oggi all’Acireale, e Luca Pini, all’epoca all’Avellino ma che oggi si è ritirato, truccarono Modena-Avellino ed Avellino-Reggina.

La storia bellissima di Izzo, innocente fino a prova contraria, può macchiarsi: “Io abito a Scampia, la situazione non è facile. Sì, qualcuno ha provato ad avvicinarmi, ma io ho sempre rifiutato certe cose. Anche nei momenti di fame nera: l’ho fatto per mammà, per lei che deve tirare avanti senza papà” disse alle pagine de Il Mattino qualche anno fa. Evidentemente le cose potrebbero essere cambiate.

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